Politica interna
Regionali 1 – La commissione parlamentare Antimafia emette il verdetto sui cosiddetti “impresentabili” presenti nelle liste al voto il prossimo 31 maggio: quattro sono in Puglia e tredici in Campania. Altri nomi si aggiungeranno venerdì, quando dovrebbe arrivare la stesura definitiva della lista. Proprio sui tempi di pubblicazione dell’elenco si è acceso lo scontro in commissione: la divulgazione della lista era prevista per ieri, ma è stata poi rimandata. Intanto, la Corte di Cassazione ha contestato il ruolo del Tar nell’applicazione della legge Severino. L’ultima parola spetterà al giudice ordinario. La sentenza potrebbe influire sulle Regionali, in particolare in Campania, in caso di vittoria del candidato Pd Stefano Caldoro.
Regionali 2 – Silvio Berlusconi è tornato a pieno titolo a fare campagna elettorale, parla in tv e ai comizi nella speranza di risollevare le sorti del suo partito. Oltre all’imminente voto amministrativo, il tema caldo è la ricerca di un nuovo leader in grado di guidare il centrodestra per il dopo-Berlusconi. A questo proposito, il leader azzurro, che più volte le aveva escluse, rivaluta il ricorso alle primarie. Intanto, Raffaele Fitto accoglie nei suoi “Conservatori e Riformisti” dodici ex senatori forzisti e di Gal e si prepara per la convention fondativa del nuovo movimento che si terrà a giugno. Per entrambi, molto dipenderà dal risultato della consultazione, soprattutto in Puglia, dove si consuma uno scontro diretto.
Politica estera
Emergenza immigrazione – Oggi la Commissione Ue vara il piano per i migranti: l’operazione Triton diventa così una versione europea di Mare Nostrum. Stessa dote finanziaria (100 milioni l’anno) ed estensione dell’area operativa fino a 138 miglia. Alla missione parteciperanno team di esperti, mezzi navali e aerei provenienti da tutta Europa (tranne Ungheria, Slovacchia e Bulgaria). Il piano introduce anche il meccanismo delle quote obbligatorie di migranti da distribuire nei vari paesi dell’Unione e i controlli sulla gestione dei flussi cui saranno sottoposte Italia e Grecia.
Governance eurozona – Lunedì prossimo Angela Merkel incontrerà François Hollande e Jean-Claude Juncker per discutere del cammino da intraprendere per riformare la governance dell’eurozona e per integrarne il processo decisionale. Il governo francese e tedesco hanno preparato un documento comune che potrebbe portare modifiche, alcune significative, nei rapporti tra Stati nazionali e Bruxelles e che presenteranno al numero uno della Commissione. La bozza franco-tedesca non è l’unica preparata in vista del prossimo vertice Ue di fine giugno. Quella italiana, già in circolazione a Bruxelles, viene definita piuttosto ambiziosa negli obiettivi di riforma.
Economia e Finanza
Bankitalia – La ripresa economica c’è, ma perché possa tradursi in un aumento dell’occupazione le imprese devono proseguire il loro sforzo di innovazione, e il governo quello di eliminazione di ostacoli burocratici e normativi: a dirlo è il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Restano però ancora difficili le prospettive per il Sud Italia. Inoltre, Visco ha sottolineato la necessità di attuare subito la bad bank, trovando una soluzione con l’Europa, per risanare i crediti deteriorati, di intervenire sulle Bcc e di portare avanti il Quantitative easing promosso dalla Banca centrale europea.
Grecia – La calma dopo la tempesta. All’allarme dei giorni scorsi sull’impossibilità di Atene di ripagare al Fmi la rata di prestito in scadenza il 5 giugno seguono tentativi di rassicurare politica e mercati. Da Varoufakis a Junker a Moscovici, tutti mostrano fiducia e un cauto (cautissimo) ottimismo. La tranche del 5 giugno è solo la prima di una serie: la Grecia deve rimborsare al Fondo monetario internazionale 1,6 miliardi di euro, poi c’è il debito con la Bce e i pagamenti interni. I prossimi giorni saranno decisivi per raggiungere un accordo almeno parziale con i creditori. Intanto, i greci aspettano, mentre l’entusiasmo per la rivoluzione promessa da Alexis Tsipras va esaurendosi sempre più.