Politica interna       
 
Azzolini: con 189 no, 96 sì e 17 astensioni il Senato ha respinto la richiesta di arresti domiciliari della procura di Trani per il parlamentare dell’Ncd coinvolto nel crac da 500 milioni della Divina Provvidenza. A favore dell’arresto si era già espressa la giunta per le immunità, la cui decisione è stata però ribaltata dal voto in Aula. Scoppia una tempesta politica all’interno del Pd, il cui capogruppo Zanda aveva lasciato libertà di voto ai senatori; Barbara Serracchiani, vicesegretario del partito, in una nota diffusa dopo il voto rivendica come preferibile la linea dell’arresto, mentre l’altro vicesegretario Lorenzo Orfini, ex democristiano, si è espresso a favore della scelta più comprensiva con le ragioni degli innocentisti. Matteo Renzi si è tenuto al di fuori della vicenda, mentre pesantissime sono state le reazioni di Lega e M5s che hanno senza mezzi termini parlato di “legge non uguale per tutti”.     
 
Verdini: con i numeri strettamente necessari Denis Verdini ha lanciato ieri Alleanza liberalpopolare e autonomia, Ala l’acronimo non casuale. 10, numero minimo consentito, sono i senatori che fanno parte del gruppo che si autodefinisce di “opposizione responsabile”. Qualcuno sospetta un gioco delle parti fra Berlusconi e il suo ex braccio destro, e già si parla di finto addio per poter sostenere Renzi senza sporcarsi troppo le mani. Verdini nella conferenza stampa di presentazione ha spiegato la rottura con l’ex Cavaliere, verso il quale ha confermato profondo affetto, con la divergenza di opinione su riforme da tutti condivise, almeno fino ad un certo punto; “al suo fianco ero a disagio” ha detto. Ha però escluso la possibilità di votare la fiducia a Renzi, collocando il suo gruppo all’opposizione.  
 
Rai: salvo sorprese dell’ultima ora, la Rai avrà la prossima settimana un nuovo Consiglio di amministrazione. Il blitz è di Matteo Renzi, che ha deciso di accelerare le nomine utilizzando la legge vigente. La strategia prevede tempi brevissimi, anche il presidente della Commissione Vigilanza, Roberto Fico di M5s, ha ceduto dopo un breve colloquio con il ministro Padoan e oggi indicherà la prima data utile per le nomine, sicuramente prima dell’assemblea dei soci dell’azienda convocata per il 5 agosto. Nel Pd si spiega che l’intesa con FI e Ncd è vicina, ma gli azzurri hanno annunciato ostruzionismo sulla riforma Rai in discussione al Senato, mentre i grillini gridano alla lottizzazione. Renzi si è detto costretto ad agire in questo modo per colpa “della politica incapace di decidere”; così ieri è arrivata l’indicazione del ministero dell’Economia di procedere subito con l’attuale legge, la Gasparri, al rinnovo del Cda in “prorogatio” dal 25 maggio.           
 
 
Politica estera
 
Afghanistan: il mullah Omar, fondatore e leader dei Talebani che avevano governato il Paese per cinque anni e sul quale gli Stati Uniti avevano posto una taglia di 10 milioni di dollari dopo l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre, sarebbe morto due anni fa a causa di una grave forma di tubercolosi. Non è la prima volta che viene annunciata la fine dell’uomo di cui dal 2011 si erano perse le tracce, in diverse occasioni si era diffusa la notizia della sua uccisione, smentita sempre dalla leadership dei Talebani. Ma questa volta l’annuncio del portavoce della presidenza afghana non è stato smentito, e questo rende più credibile la notizia. Mancano comunque prove certe, immagini che lo ritraggano, cadavere o da vivo; di lui restano tante leggende e voci, alcune addirittura lo davano favorevole al processo di riconciliazione nazionale nonché contrario ad ogni possibile alleanza con l’Isis.
 
Israele: la decisione della corte suprema di Gerusalemme di demolire due palazzi dei coloni costruiti abusivamente in territorio palestinese ha suscitato la piccata reazione del governo e dei parlamentari dell’ultradestra. Il premier Netanyahu ha approvato la costruzione “immediata” di 300 alloggi nella colonia cisgiordana di Beit El, a ridosso di quella dove sono stati costruiti gli edifici abusivi; saranno inoltre edificate altre 504 abitazioni a Gerusalemme Est. Gli annunci rendono nuovamente drammatica la questione dell’insediamento dei coloni, uno dei principali ostacoli ai negoziati con i palestinesi. Anche la rappresentante degli Esteri per l’Unione europea Federica Mogherini ha criticato la decisione ricordando che il governo israeliano deve dimostrare non solo con le parole ma anche con i fatti l’impegno per la creazione di due Stati.     
 
 
Economia e Finanza
 
Fed: neppure questa volta, come nelle altre 53 precedenti, la Banca centrale americana ha voluto alzare i tassi di interesse. Al termine della riunione del Fomc, il comitato per il credito ha confermato all’unanimità che i tassi a breve restano fra lo 0 e lo 0,25%, continuando ad alimentare la ripresa degli Stati Uniti con denaro a basso costo. Né il presidente della Fed né gli altri banchieri del comitato hanno dato alcuna indicazione di voler invertire la rotta nella prossima riunione di settembre, o in quella di dicembre, anche se gli analisti si dicono convinti che l’economia sarebbe pronta a sostenere l’onda d’urto. Unica vera novità del comunicato finale della Fed rispetto ai precedenti riguarda il mercato del lavoro; la Banca centrale ha evidenziato i solidi progressi nell’occupazione che, se dovessero essere confermati con i dati di luglio, potrebbero portare all’abbandono della strategia dei tassi bassi.   
 
Asta Bot: continua la fase favorevole per i collocamenti delle aste del Tesoro. La bassa inflazione e la politica espansionistica della Bce permettono ai tassi nominali dei titoli di Stato italiani di viaggiare sui minimi sul mercato secondario. Così quando il Tesoro colloca titoli sul mercato primario, riesce a fissare tassi di interesse nominali eccezionalmente bassi. E’ quanto accaduto ieri, con il collocamento di Bot a 6 mesi per un controvalore di 6,5 miliardi con un rendimento dello 0,007%, in flessione di cinque punti base sull’asta precedente. Oggi il Tesoro chiude la settimana ed il mese con un’altra emissione  di CcTeu e BTp a 5 e 10 anni per un massimo di 6,25 miliardi di euro. Gli operatori si attendono rendimenti in calo e una buona domanda.