Politica interna
Berlusconi – Silvio Berlusconi, al Consiglio nazionale nel palazzo dei congressi dell’Eur a Roma, ha rilanciato Forza Italia e ha sancito la scissione del Pdl. Però Berlusconi non ha attaccato i fuoriusciti guidati da Angelino Alfano, spiegando che la divisione è avvenuta non per differenze sui programmi e sui valori ma per la “distanza tra le singole persone”. Infine Berlusconi, dopo un discorso di novanta minuti, sul palco ha accusato un lieve malore.
Alfano – Angelino Alfano, poche ore dopo il Consiglio nazionale che ha rilanciato Forza Italia, ha ufficializzato la formazione dei gruppi parlamentari del Nuovo Centrodestra. Alfano ha dichiarato che voterà contro la decadenza di Silvio Berlusconi e ha ribadito l’appoggio al governo: “Fra dodici mesi verificheremo se saranno state realizzate le nostre priorità come cambiare la legge elettorale, ridurre la disoccupazione e far scendere il debito”.
Cancellieri – Il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, che affronterà mercoledì prossimo alla Camera il voto sulla sfiducia individuale, rischia di essere indagata dalla Procura di Torino per avere fornito false informazioni al pubblico ministero nell’interrogatorio del 22 agosto. Intanto nel Pd cresce il fronte di chi invoca le dimissioni del Guardasigilli.
Politica estera
Libia – Ancora violenza e morti a Tripoli, dove le milizie restano sorde agli appelli del primo ministro Ali Zeidan, che ha chiesto di deporre le armi. Le forniture di gas all’Italia restano interrotte e la situazione instabile ha costretto l’ambasciata italiana a chiedere ai “connazionali residenti a Tripoli di valutare la possibilità di rientrare temporaneamente in Italia”.
Filippine – Una donna italiana è stata ritrovata morta e altri due connazionali risultano ancora dispersi nelle Filippine centrali devastate dal tifone Haiyan. L’annuncio è stato fatto dal ministro degli Esteri Emma Bonino. Intanto sono arrivati nelle Filippine i primi aiuti umanitari internazionali, tra cui anche un cargo dall’Italia.
Economia e Finanza
Saccomanni – Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, intervistato dal Corriere della Sera dopo il giudizio preliminare della Commissione europea sulla legge di Stabilità, respinge le critiche: “La Commissione non tiene conto, nelle sue previsioni per il 2014, di alcune misure che il governo ha già preso o sta per prendere”. Quindi Saccomanni spiega: “Se il governo va avanti, avremo ampi margini per fare ulteriori progressi nella riduzione del debito attraverso le misure strutturali già messe in campo ma non contabilizzate nel budget”.