Politica interna
 
Berlusconi – I giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano, nel motivare la condanna dell’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a sette anni di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici per concussione e prostituzione minorile, hanno spiegato che “risulta provato che l’imputato abbia compiuto atti sessuali con Karima El Marough in cambio di ingenti somme di denaro”, sapendo che la ragazza era minorenne. Forza Italia e Nuovo centrodestra, seppure con toni diversi, hanno reagito parlando di accanimento giudiziario.
 
Pd – Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il giorno dopo il voto di fiducia della Camera al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, ha ribadito che secondo lui il Guardasigilli avrebbe dovuto dimettersi: “Se fossi stato segretario io avremmo votato la sfiducia. Il vecchio Pd l’ha salvata, il nuovo non lo farà”.
 
Politica estera
 
Ucraina – Il governo ucraino ha sospeso i preparativi che avrebbero dovuto condurre, la settimana prossima a Vilnius, alla firma di un accordo di associazione e libero scambio con l’Unione europea. Inoltre il Parlamento di Kiev non ha approvato la legge per permettere all’ex premier Yulia Tymoshenko di curarsi all’estero. Quindi l’Ucraina ha scelto la Russia di Vladimir Putin.
 
Russia – L’attivista italiano di Greenpeace Cristian D’Alessandro è stato scarcerato su cauzione. Per i prossimi giorni D’Alessandro, in attesa che il tribunale stabilisca se può lasciare la Russia, sarà ospitato in un hotel di San Pietroburgo.
 
Economia e Finanza
 
Governo – Il Consiglio dei ministri ha rinviato ancora l’abolizione della seconda rata dell’Imu a martedì prossimo, ma il premier Enrico Letta ha garantito che non si pagherà e che lo slittamento del decreto è soltanto un atto formale. Intanto Letta ha annunciato un primo pacchetto di privatizzazioni e cessioni di società pubbliche, che porterà nelle casse dello Stato tra 10 e 12 miliardi di euro, con l’obiettivo di ridurre il debito già nel 2014.
 
Europa – La cancelliera tedesca Angela Merkel è intervenuta sulla questione delle partite correnti della Germania, in eccesso secondo l’Unione europea, difendendo il modello produttivo dell’industria nazionale votato all’esportazione. Intanto il presidente della Bce Mario Draghi ha respinto le critiche dei tedeschi sul recente taglio dei tassi d’interesse: “Siamo un’istituzione europea, agiamo nell’interesse di tutti”.