Politica interna
Pd – Il cambio della guardia alla Tesoreria del partito rischia di aprire una crisi interna. Il neo tesoriere, infatti, il renziano Francesco Bonifazi sarebbe molto contrariato per l’emersione di alte spese connesse a consulenze esterne (958 mila euro nell’ultimo anno) e per l’assunzione come dirigenti di dipendenti “diventati deputati un mese dopo”. Anzaldi starebbe valutando la possibilità di far controllare uscite e rapporti di lavoro a un gruppo di professionisti e anche Civati invoca trasparenza: “Mi piacerebbe, senza drammi, che ci fosse una direzione nazionale per parlarne e per proporre, ad esempio, un bilancio consolidato di tutto il gruppo, che comprenda federazioni e unioni regionali”.
Governo – Dopo l’affondo di Matteo Renzi, che in un’intervista a La Stampa aveva detto di “non avere niente in comune” con Letta e Alfano, il Premier ha confidato ai suoi di non voler replicare, poiché “l’ultima cosa che voglio è d’esser trascinato in dispute quotidiane tra primedonne”. E così Letta ha affidato a Twitter le sue priorità per il futuro, prendendo spunto dal confortante rapporto della Cgia di Mestre sull’inatteso calo della pressione fiscale nel 2013: “Una tendenza che continuerà anche nel 2014. Notizia importante perché si consolidi il trend della fiducia”. Ma da Forza Italia arrivano commenti che sottolineano la precarietà a cui il neo segretario Pd espone l’esecutivo: “Renzi presenta il conto, dice che non vuole rimpasti, ma dietro le sue parole c’è lo sfratto per molti ministri”, afferma Gasparri.
Milleproroghe – Il tradizionale decreto di fine anno, il quale conterrà anche alcuni capitoli che nei giorni scorsi avevano scatenato aspre polemiche per i troppi assalti alla diligenza e costretto il Governo a ritirare il provvedimento, è stato infine diviso in due distinti decreti per avere una maggiore omogeneità delle materie e blindare il testo contro eventuali modifiche parlamentari. Un testo conterrà le norme cosiddette “salva-Roma” e sugli affitti d’oro della Pa; l’altro tutte le proroghe.
Politica estera
Russia – A due mesi dall’inizio dei Giochi Olimpici di Sochi, la Russia ripiomba nell’incubo terrorismo. Il separatismo caucasico di matrice islamica ha colpito ieri la città di Volgograd, dove una donna si è fatta esplodere all’interno della stazione ferroviaria, causando la morte di 16 persone. I feriti sono una quarantina.
Medio Oriente – Nel giorno dei funerali dell’ex ministro libanese Mohammed Shattah, ucciso qualche giorno fa in un attentato a Beirut, dal sud del Libano sono partiti due razzi Katyusha, uno dei quali ha varcato il confine israeliano, senza arrecare danni a strutture o persone. Immediata è arrivata la risposta di Gerusalemme, che ha sparato quindici colpi di mortaio nella direzione da cui erano provenuti i razzi.
Economia e Finanza
Mps – Dopo il rinvio a giugno dell’aumento di capitale da 3 miliardi strappato in cda dalla Fondazione Mps, c’è grande attesa per la reazione del mercato alla riapertura odierna delle contrattazioni di borsa. E intanto il Ministero del Tesoro prova a raffreddare le tensioni, assicurando non “c’è nessun interesse all’eventualità di una nazionalizzazione” e che a prevalere è “la soddisfazione dal momento che l’aumento è passato. Ora auspichiamo”, comunica un portavoce del Ministero, “che si concluda con successo” affinché il denaro dei Monti bond venga “restituito ai contribuenti”.
Legge di Stabilità – La legge appena approvata impegna il Governo a ottenere un risparmio di 500 mln di euro pescandoli dalle detrazioni fiscali del 19%. Se la razionalizzazione non dovesse trovare compimento, dal 31 gennaio scatterà un taglio lineare della detrazione Irpef, dal 19 al 18% sulle spese del 2013 e al 17% per quelle 2014.