Politica interna

 

Riforme – Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, annuncia che l’elezione diretta del presidente della Repubblica “si può prevedere”. Un’apertura al presidenzialismo ipotizzabile in futuro, ma a patto che “si modifichino i compiti e il ruolo del presidente della Repubblica”. Immediata la reazione del leader della sinistra dem, Gianni Cuperlo: “Su argomenti che riguardano l’edificio istituzionale e la Costituzione ci vorrebbe cautela”.

 

Pd – Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, non commenta le vicende di Banca Etruria che coinvolgono il padre, ora indagato. A difenderla dalle polemiche ci pensano il Pd e i moderati di Area popolare, come Fabrizio Cicchitto: “È un Paese assai triste quello nel quale lo scontro politico arriva a un tale livello d’imbarbarimento, per cui si cerca di far ricadere le colpe dei padri sui figli”. Intanto i grillini, che programmano una mozione di sfiducia, denunciano il silenzio della Rai sulla materia: “È imbarazzante come la Rai abbia deciso di censurare la notizia dell’indagine a carico del padre della Boschi”, dice Beppe Grillo. Anche i parlamentari della sinistra sono d’accordo col leader pentastellato, con Loredana De Petris che parla di “silenzio scandaloso”.

 

Erasmus – Il premier Matteo Renzi, accompagnato dall’ambasciatore in Spagna Stefano Sannino, si è recato all’ospedale di Tortosa e a quello di Tarragona dove sono ricoverati un ragazzo e una ragazza che erano a bordo del pullman, diretto a Barcellona, che domenica si è ribaltato causando la morte di sette ragazze italiane. Renzi ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Sono andato in Catalogna ad abbracciare i feriti e le famiglie delle vittime. Ho chiesto alle autorità locali di aiutarci a restituire i corpi alle famiglie il prima possibile. Ma soprattutto ho portato a quei genitori l’affetto e la commozione degli italiani tutti, tutti insieme, nessuno escluso”.

 

Roma – La frase di Giorgia Meloni sul non essere “mai stata fascista” non è stata accolta bene dalla destra romana. Francesco Storace sottolinea di ricordare la leader di FdI come “una gagliarda leader dei giovani di destra… E l’Msi era il partito neofascista non c’è dubbio”. Il botta e risposta ben evidenzia le tensioni interne alla destra, nel quadro più ampio della corsa alla poltrona di sindaco di Roma. Ieri a Mattino Cinque Meloni lancia ancora un appello: “Ticket con Bertolaso? Lo farei volentieri, mi piacerebbe facesse parte della squadra”. E ribadisce che la sua candidatura è più competitiva rispetto a quella dell’ex capo della Protezione civile, un nome che “non scalda il cuore dei romani”.

 

Politica estera

 

Cuba – Nonostante le differenze di vedute sul concetto di democrazia e sui diritti umani, Barack Obama e Raúl Castro sono pronti ad andare avanti nel processo di apertura. Un’occasione irrinunciabile per Cuba, che soffre da cinquant’anni il blocco economico. Obama afferma: “Non so dire con sicurezza quando, ma l’embargo finirà e comunque nella parte restante del mio mandato accelereremo su questo percorso”. Castro, pur riconoscendo gli sforzi dell’interlocutore, sottolinea che non sono sufficienti. La visita del presidente americano ha portato anche a un risultato concreto, l’apertura alla possibilità per Cuba di utilizzare il dollaro nelle transazioni internazionali, senza dover triangolare con altre valute.

 

 

Bruxelles – È Najim Laachraoui l’artificiere degli attentati di Parigi. Il suo dna è stato trovato sia sulle cinture esplosive usate nelle stragi che nei covi scoperti in Belgio. A neanche 25 anni è uno degli uomini più ricercati d’Europa. Preso Salah Abdeslam, che ha trascorso la sua seconda giornata piena nel carcere di massima sicurezza di Bruges, è su di lui che si stanno concentrando le attenzioni degli inquirenti. Si ritiene che il terrorista sia ancora in Belgio, se non a Bruxelles.

 

Economia e finanza

 

Bcc – Molto probabilmente oggi l’esecutivo porrà nell’Aula della Camera la questione di fiducia sulla riforma “corretta” delle banche di credito cooperativo. Ieri il vice ministro dell’Economia, Enrico Morando, ha ammesso che il meccanismo ipotizzato inizialmente per consentire alle Bcc più grandi di non aderire al gruppo unico “era sbagliato”. Il meccanismo del way-out è stato corretto e limitato, rafforzando la spinta alla concentrazione del sistema bancario, che per il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan è ancora “troppo frammentato”. Dopo le modifiche gli istituti di credito cooperativo che vorranno uscire potranno farlo, pagando come tributo il 20% delle riserve, al massimo entro due mesi dall’approvazione del decreto, chiedendo una non scontata autorizzazione alla Banca d’Italia.

 

Ue – Oggi ci sarà l’ultimo incontro tra i vertici del governo e quelli della Commissione Ue prima del varo del Documento di economia e finanza, previsto entro la metà di aprile. Il responsabile della Ue per gli Affari economici, Pierre Moscovici, pranzerà a Palazzo Chigi con il premier Renzi e il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Si tratta di una tappa importante per capire che direzione sta prendendo il confronto Italia-Ue sulle richieste italiane in tema di flessibilità sul deficit per il 2016 e sulle prospettive del bilancio 2017. La Commissione Ue ha evitato nelle scorse settimane di aprire una procedura formale contro Roma, ma ha rilevato che l’andamento dei conti pubblici italiani rischia di deragliare dai binari concordati e ha chiesto una correzione entro il varo del Def. E proprio di questo si parlerà durante l’incontro di oggi.