Politica interna
Crisi di governo: Sergio Mattarella ha avviato ieri le consultazioni sulla crisi di governo con Grasso, Boldrini e Napolitano. Il capo dello Stato punta a tempi rapidi, con un solo giro di colloqui che si chiuderanno domani. L’obiettivo è puntare a un governo “di scopo” che lavori alla nuova legge elettorale, l’orizzonte temporale è di sei-sette mesi, difficile che possa concludere la legislatura. In corsa per l’incarico di premier restano i ministri Gentiloni, Delrio e Padoan, ma il Quirinale valuta anche l’ipotesi di un rinvio di Renzi alle Camere per verificare se ha ancora la fiducia e dunque una maggioranza. Le opposizioni dicono no a un nuovo governo e puntano alle elezioni subito mentre i giornali dipingono un Renzi sotto assedio nel Pd stretto nella tenaglia delle correnti di Franceschini, Bersani e Orlando.
Politica estera
Immigrazione:
Le scelte di Trump: Mercoledì scorso Trump ha scelto come capo dell’agenzia per la protezione ambientale Scott Pruitt, avvocato che ha costruito la sua carriera personale sulla lotta per la soppressione dell’ente stesso, nega i cambiamenti climatici ed è considerato vicino alle lobby del petrolio. La squadra è quasi completa (manca la poltrona più importante, quella si segretario di Stato) e gli osservatori non mancano di rilevare che la futura Amministrazione Trump nasce con una marcata fisionomia di estrema destra, con un numero elevato di rappresentanti dell’esecutivo pescati nei ranghi militari.
Immigrazione: Ieri il commissario Ue per le migrazioni Dimitris Avramopoulos ha diffuso i dati sul fenomeno dai quali emerge che l’80 per cento degli stranieri che arrivano in Italia sono da considerare “irregolari” e come tali, secondo la politica europea, da rimpatriare. D’altra parte i dati dicono anche che il meccanismo del ricollocamento dei rifugiati non sta dando i risultati sperati: in tutto, dall’inizio del programma ad oggi, sono stati 1.406 sui 34.953 previsti. La Ue ha poi archiviato la procedura d’infrazione aperta un anno fa ai danni dell’Italia, accusata dalla Commissione di non applicare correttamente le regole sulla raccolta delle impronte digitali dei migranti sbarcati sulle nostre coste.
Economia e finanza
Bce: La Banca centrale europea proseguirà il programma di acquisti di titoli nell’ambito del Quantitative easing fino alla fine del 2017 e anche “oltre, se necessario”, come ha ribadito ieri Draghi presentando le nuove previsioni economiche pubblicate ieri. Con una decisione presa a maggioranza l’intervento dunque viene prolungato di nove mesi rispetto a quanto fissato all’inizio ma contemporaneamente calerà il volume dei titoli acquistati (da aprile scenderà da 80 a 60 miliardi al mese). Draghi ha tenuto a precisare che tali decisioni vengono prese nell’interesse generale respingendo in anticipo ipotetiche accuse di favoritismo verso l’Italia: a proposito del nostro Paese, il presidente della Bce si è detto fiducioso sulla capacità del Governo di risolvere il problema delle banche.
Banche: Al ministero del Tesoro si sta ultimando il decreto legge che chiamano omnibus. Lo scrivono i tecnici di Pier Carlo Padoan con quelli di Bankitalia, per sistemare alcune partite di vitale impatto per il risparmio nazionale: dal rafforzamento patrimoniale chiesto dalla Bce a Mps alla riscrittura della riforma sulle popolari, stroncata dal Consiglio di Stato.