Politica interna

 

Crisi di governo: Il presidente Mattarella accelera sulla soluzione della crisi, puntando a conferire l’incarico domani o al massimo lunedì. Oggi è in calendario l’ultimo round di consultazioni con Pd, FI e M5S. La prima opzione su cui ragiona il Quirinale resta un reincarico a Matteo Renzi ma la strada appare poco percorribile, visto che lo stesso Renzi continua ad “autoescludersi” dai giochi. Per questo, preso atto che non è possibile giungere a un “governo di tutti”, la delegazione del Pd proporrà oggi al Capo dello Stato il nome del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che, forse già domani, si vedrà conferire un mandato esplorativo. Sembra esserci un’apertura da parte di Forza Italia verso questa ipotesi mentre invece il M5S ribadisce la propria contrarietà a un nuovo governo e preferirebbe elezioni subito con Renzi in carica.

 

Pd: Renzi è rientrato a Roma ieri mattina e ha iniziato una giornata di colloqui al termine dei quali sembra si sia fissata una data importante: il 18 dicembre si terrà l’Assemblea nazionale del partito per convocare il congresso a marzo e iniziare un percorso che, nelle intenzioni del premier uscente, dovrebbe portare alla conferma della sua leadership e alla conseguente candidatura alle prossime elezioni politiche. L’intesa raggiunta da Renzi con i capi corrente del partito avrebbe poi aperto la strada all’ “ipotesi Gentiloni” quale nome da portare a Mattarella.

 

 

Politica estera

 

Siria: L’ Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti umani ha lanciato l’allarme: ad Aleppo centinaia di uomini sono “scomparsi” dopo essere usciti dalle zone assediate, separati dalle famiglie e arrestati dalle forze di sicurezza siriane. Altri sono stati sequestrati e uccisi da gruppi di ribelli solo perché avevano chiesto di uscire dai quartieri sotto attacco.

 

Corea del Sud: Contestata da milioni di sudcoreani, che nelle ultime settimane sono scesi in piazza per chiederne le dimissioni e scaricata anche dal suo stesso partito, la presidente Park Geun-Hye, travolta dagli scandali, per ora resiste al suo posto nonostante il Parlamento abbia approvato l’impeachement. Ora sulla eventuale destituzione deve pronunciarsi, entro sei mesi, la Corte costituzionale.

 

 

Economia e finanza

 

Banche: La Vigilanza Bce ha respinto la richiesta Mps di rinviare di 20 giorni il termine per l’aumento di capitale da 5 miliardi entro il 2016 con “giallo” annesso: da Siena negano di aver ricevuto alcuna comunicazione. Si aprono dunque le porte per il salvataggio statale e il Tesoro avrebbe da tempo predisposto un decreto sulle banche per tutelare i risparmiatori, anche se da Mattarella sarebbe arrivato il suggerimento di rimandare la materia al nuovo governo, in quanto un provvedimento del genere ha un peso politico troppo rilevante per essere varato da un esecutivo come quello attuale, in carica solo per gli affari correnti. Ma Montepaschi non vuole arrendersi all’idea di un aiuto pubblico e il cda, riunito ieri a Milano, vuole fare un ultimo tentativo per trovare gli investitori privati. Ma Mps non è la sola: probabilmente verso fine mese la Bce farà sapere che anche Veneto Banca e Popolare di Vicenza sono di nuovo gravemente a corto di capitale e per loro si avvicina una primavera difficile.

 

Crescita: La Banca d’Italia è costretta a limare ancora un po’ le stime di crescita del Pil nel 2016, scendendo dal +1,1% di giugno al +0,9% di adesso.