Politica Interna
Salvini: Il segretario della Lega travolto dalla bufera dopo che, durante un mini comizio venerdì sera, indicando una bambola gonfiabile ha detto “ecco il sosia della Boldrini”. La replica della presidente della Camera è stata secca e non ha lasciato scampo a Salvini: “le donne non sono bambole e la lotta politica si fa con gli argomenti, per chi ne ha”, come riporta Repubblica. Boldrini ha raccolto la solidarietà bipartisan delle forze politiche ma Salvini (sostenuto dalla quasi totalità del suo partito) non ha chiesto scusa e ha rincarato la dose, attaccando Boldrini per il suo razzismo verso gli italiani e gli aiuti eccessivi verso gli immigrati. Nel dialogo si è inserito Ncd, che ha approfittato dell’occasione per mostrare ancora una volta l’inadeguatezza della Lega per una coalizione di centrodestra moderata.
Centrodestra: Dopo le ripetute parole di apprezzamento, ieri è arrivata l’investitura ufficiale di Parisi come nuovo coordinatore di Forza Italia. Lo ha stabilito Berlusconi che, durante una cena con Parisi, ha tracciato la road map che dovrà culminare con un congresso a fine anno. L’obiettivo è quello noto: la creazione di un nuovo soggetto politico, che riunisca le varie anime del centrodestra. Berlusconi non rimarrà però in disparte, intenzionato a tornare in campo dopo che l’azione di Parisi avrà donato nuovo vigore al partito. Le reazioni dei rappresentanti del centrodestra su Parisi rimangono però tiepide e il lavoro che dovrà svolgere l’ex dirigente di Confindustria si fa subito in salita.
Politica Estera
Germania: Lo spettro del terrorismo continua a perseguitare la Germania. L’escalation degli ultimi giorni ha portato al tentativo di strage da parte di Mohammed Deleel, 27enne rifugiato siriano. L’uomo aveva intenzione di far esplodere una bomba durante un concerto domenica sera ad Ansbach. Le forze di sicurezza hanno però impedito l’entrata a Deleel che ha provato quindi a ripiegare su un improvvisato piano B, facendo esplodere davanti a un pub affollato la bomba da lui confezionata e che portava in uno zaino. L’esito ha portato alla morte di Deleel e a 15 feriti, di cui 4 gravi. In seguito, l’analisi dei cellulari del siriano hanno sincerato i suoi legami con l’Isis. Su questi era presente infatti un video in cui Deleel annunciava il suo gesto per punire la Germania e la sua politica anti-islam. Tempestiva è arrivata la conferma dall’Isis tramite l’agenzia Amaq, che ha definito il terrorista un “combattente dello Stato Islamico”. A Mohammed Deleel era stato notificato che entro 30 giorni avrebbe dovuto lasciare la Germania, in quanto la sua domanda di rifugiato era stata respinta. Questo evento, secondo le indagini, potrebbe aver spinto l’uomo a compiere l’attentato.
Stati Uniti: La scissione interna del Partito Democratico statunitense sembra essere diventata incontrollabile. Non è bastato infatti il discorso di Bernie Sanders a Filadelfia a calmare gli animi. Il senatore del Vermont si è appellato all’unita del partito, dichiarando che “per questo motivo dobbiamo appoggiare Hillary Clinton e Tim Kaine”. Il suo tentativo di riconciliazione ha portato però alle reazioni rabbiose dei suoi sostenitori, che lo hanno fischiato alla fine del discorso. Sanders rimane comunque fiducioso che il grande risultato delle primarie guiderà la rivoluzione della politica in caso di vittoria dei democratici e ha affermato orgoglioso che “siamo stati noi a forgiare la parte più progressiva della piattaforma”. E lo scandalo delle email degli ultimi giorni ha contribuito a gettare benzina sul fuoco. Email che secondo Clinton sono state rubate da Wikileaks grazie all’aiuto della Russia di Putin. Alla convention è intervenuta anche la first lady Michelle Obama, che ha parlato della necessità di una maggiore giustizia sociale.
Turchia: Continua lo scontro diplomatico per Fetullah Gullen. La partita si gioca tra Erdogan e Washington ma si sviluppa anche attraverso i media. Ieri il quotidiano “Yeni Safak” ha infatti accusato il generale Campbell e la Cia di finanziamenti e collaborazioni con i golpisti. Sullo sfondo continuano intanto le epurazioni volute dal presidente turco.
Economia e Finanza
Fondo Atlante: Atlante 2 sta prendendo vita. La prima adesione ufficiale arriva dall’Adepp, associazione casse previdenziali, e ammonta a 500 milioni. Sarebbero inoltre imminenti 320 milioni aggiuntivi da parte di Intesa e Unicredit, con l’obiettivo della nuova raccolta fondi fissato a 2,5-3 miliardi. Per facilitare l’operazione si sfrutteranno anche i soldi di Sga (500 milioni), la bad bank statale del Banconapoli. Altri probabili attori saranno Poste Vita, Unipol, Mediolanum e Generali. Quest’ultima ha mostrato insoddisfazione per i rappresentanti nel Comitato investitori di Atlante 1, dove la presenza di banchieri è schiacciante (6 contro 1). L’ultimo investitore tra quelli noti e da tempo annunciato sarà la Cassa depositi e prestiti, anche se con un contributo inferiore ai 500 milioni versati per Atlante 1.
Mercati: Si è aperta all’insegna della prudenza una settimane delicata per tutti i mercati mondiali, con scadenze importanti che culmineranno con la pubblicazione venerdì 29 degli stress test dell’Eba. Nel mezzo le riunioni di Fed e Banca centrale giapponese (da cui ci si aspettano misure di rilievo), oltre alla pubblicazione di importanti dati tra cui quelli sul Pil di Europa, Gb e Usa. Sul fronte bancario a Piazza Affari Mps continua il trend negativo (-8,4%), mentre reggono le quattro banche che probabilmente supereranno i test di venerdì: Unicredit (+0,3%), Ubi (+0,2%), Intesa Sanpaolo (-1,8%) e Banco Popolare (-1,6%). Milano così ha chiuso in perdita (-0,52%) affiancata da Madrid, mentre Parigi (+0,16%) e Francoforte (+0,5%) sono andate leggermente meglio. Il cambio euro / dollaro non ha fatto registrare grandi cambiamenti, restando a quota 1,10. Nessun cambiamento per lo spread Btp / Bund fermo a 128 punti.