Politica interna
Centrodestra Roma: dopo un tormentato vertice notturno arriva il colpo di scena dell’accordo di Berlusconi per dare il suo appoggio alla candidatura Marchini. Bertolaso, già nel mirino per le sue continue gaffes e gli scarsi consensi assegnatigli dai sondaggi, rinuncia alla candidatura. Berlusconi ha comunicato l’intesa raggiunta allo stato maggiore di Forza Italia, parlando di “proposta unitaria delle forze moderate e liberali”. Marchini ha incontrato Berlusconi a Palazzo Grazioli e, dopo aver ribadito di essere un candidato “libero dai partiti”, ha ringraziato il Cavaliere per il riconoscimento concesso al suo movimento civico. Critico il giudizio del ticket Meloni – Salvini, che ha parlato di sudditanza nei confronti di Renzi e Casini e di possibili conseguenze della decisione sia sulla campagna elettorale milanese che sul futuro della coalizione.
Mattarella: al culmine di una settimana in cui politica e giustizia hanno rischiato di nuovo di entrare in rotta di collisione il presidente della Repubblica, parlando alle giovani toghe della Scuola superiore della magistratura, ha aperto il suo discorso affrontando il tema della lentezza della giustizia, “variabile non indifferente per l’esercizio della giurisdizione e per il riconoscimento dei diritti “. Ma il tema centrale dell’intervento di Mattarella è stato quello della corruzione, male gravissimo che “inquina le fondamenta del vivere civile” e che va combattuta senza equivoci e timidezze: “Occorre una grande alleanza tra tutte le forze sane per sviluppare ulteriormente gli anticorpi necessari”, ha detto il capo dello Stato, perché “combattere la corruzione è un impegno del sistema”.
Politica estera
Brennero: non ci saranno né muri né barriere, lo promette il nuovo ministro degli interni austriaco Sobotka, che ha sostituito una decina di giorni fa il “super falco” Johanna Mikl-Leitner che aveva preannunciato la chiusura del valico alpino senza nemmeno avvisare l’Italia. La conferma arriva dal ministro Alfano, che ieri ha incontrato Sobotka a Roma in un colloquio definito “franco, schietto e sincero”, durante il quale i due ministri hanno lavorato “per salvare il diritto di circolazione al Brennero”, facendo chiarezza ed evitando una crisi fra i due Paesi. Un blocco alla frontiera sarebbe stato infatti un danno enorme per il turismo italiano, per quello austriaco, per l’import export ma soprattutto, ha detto Alfano, “per l’idea stessa di Europa”. Il governo di Vienna ha comunque confermato il rafforzamento dei controlli alla frontiera con l’Italia, ma “solo se necessario, su strade e treni” e senza fare nulla contro il diritto europeo e nel pieno rispetto della convenzione di Ginevra.
Jihad: la Procura di Milano ha richiesto la custodia cautelare in carcere per sei persone, componenti di una cellula dell’Isis attiva fra la Lombardia ed il Piemonte, con l’accusa di terrorismo internazionale. Al momento solo quattro di loro sono state arrestate mentre altre due si troverebbero in Siria; come si legge nell’ordinanza del gip di Milano i componenti del gruppo erano pronti ad eseguire qualsiasi richiesta, compreso il martirio, fosse loro arrivata dall’Isis, ed avrebbero inoltre svolto opera di radicalizzazione e arruolamento di potenziali terroristi, pronti ad unirsi alle fila dello stato islamico. Il procuratore aggiunto di Milano ha sottolineato l’aspetto familiare dei jihadisti italiani, affermando che il fenomeno è da noi meno diffuso e pericoloso che in Francia o in Belgio, ma più eterogeneo, con la cooptazione di donne e nuclei familiari, ed è in crescita.
Economia e Finanza
Stati Uniti: falsa partenza per il Pil americano, che nel primo trimestre dell’anno tradisce le aspettative con una crescita ridotta allo 0,5%. Il dato non arriva del tutto a sorpresa, ma delude gli analisti che si attendevano in media uno 0,7%, mentre la Fed aveva stimato la crescita allo 0,6%. Si tratta della lettura più debole degli ultimi due anni, dopo la contrazione del 2014. La frenata dell’economia americana è frutto della combinazione del rallentamento dell’export, aggravato da un dollaro rinforzatosi negli ultimi anni, di un calo dei consumi, della riduzione dell’accumulo di scorte da parte delle aziende, del calo dei nuovi investimenti.
Banche: ultimi ritocchi per il decreto legge sulle banche, atteso oggi all’esame del consiglio dei ministri ed al quale ancora ieri sera i tecnici apportavano limature. Al suo interno potrebbe debuttare nell’ordinamento italiano il concetto di “pegno non possessorio”, istituto che consentirebbe ai creditori di avere una garanzia sui beni mobili del debitore e magari anche sulle quote di controllo delle società. Il nuovo decreto banche è finalizzato a irrobustire la fiducia dei risparmiatori e a rafforzare la stabilità del sistema creditizio, sul quale continuano a gravare come eredità di otto anni di crisi 210 miliardi di sofferenze lorde. Per questo l’impianto del provvedimento poggia su due pilastri, l’intervento in materia di diritto fallimentare per sveltire il recupero dei crediti delle banche verso le imprese, e la disciplina del risarcimento degli obbligazionisti subordinati delle quattro banche andate in default e poi messe in risoluzione.