Politica interna
Pdl: Mancano una decina di giorni al voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi da Senatore, evento che deciderà anche la sorte del Pdl, dopo la smentita di ieri da parte delle figlie Marina e Barbara rispetto a un eventuale impegno politico. Tuttora, all’interno del partito, sono tra i 25 e i 30 i senatori vicini ad Alfano; 15 quelli “recuperabili” dall’ex premier. Ma complessa rimane la posizione di Alfano: egli riconosce Berlusconi come leader del partito, pur rimanendo contrario a un’eventuale caduta del governo.
Oggi si terrà la giunta per il Regolamento del Senato. Ciononostante, Berlusconi ha deciso di presentare comunque il ricorso in Cassazione contro i due anni d’interdizione dai pubblici uffici decisa dalla Corte d’Appello di Milano.
Pd: Dopo i tre giorni di Kermesse alla Leopolda, Matteo Renzi torna a ribadire il suo programma di rinnovamento del partito e la posizione sulle “larghe intese”: “sono un fatto contingente e noi guardiamo al futuro” ha affermato il Rottamatore, pur dichiarando di appoggiare l’esecutivo, anche se in modo “acritico”. Egli non punta al voto anticipato, ma alle europee e alle amministrative, occasioni per poter testare la propria leadership e per tentare di attuare quella “sfida generazionale” tra il vecchio Pd e quello che sarà.
Non mancano le critiche: Gianni Cuperlo sostiene di non aver capito il nuovo modello di partito di cui ha parlato il sindaco fiorentino, pur attaccando egli stesso le “larghe intese”, definendole una “parentesi” passeggera. Stefano Fassina ha affermato che le proposte di Renzi, dal punto di vista economico, sono “pari a zero”.
Nel frattempo, in Parlamento il Pd continua a richiedere una legge elettorale a doppio turno, sul modello francese, illustrata ieri da Luigi Zanda alla Commissione Affari costituzionale del Senato.
M5S: Ieri Beppe Grillo si è presentato a Palazzo Madama per tenere una conferenza stampa: “Se non vinciamo le elezioni, lascio il Movimento” ha affermato, ribadendo il suo sostegno per il voto anticipato. Inoltre, ha lanciato un attacco al Capo dello Stato, un attacco definito “assurdo” dal premier Letta: “Chiediamo l’impeachment”, avrebbe detto, una dichiarazione che non solo ha suscitato polemiche da parte degli altri partiti, ma ha lasciato perplessi anche alcuni esponenti del Movimento. La stessa perplessità è rimasta con le sue dichiarazioni sulla questione immigrazione: Grillo, infatti, è a favore del reato di clandestinità. Al termine della sua conferenza, il leader ha affermato che, assieme a Casaleggio, sarà più presente a Roma tra i membri del Movimento, anche per poter trovare un punto d’incontro con “dissidenti”.
Politica estera
Datagate: Il Presidente Usa, Barack Obama, ha dichiarato di non essere stato informato riguardo all’operazione di spionaggio nei confronti dei 35 leader mondiali, tra cui diversi alleati, svolta dalla Nsa. Egli ne sarebbe venuto a conoscenza solo durante l’estate 2013, ordinando lo stop dell’operazione. Ieri, il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha precisato che le intercettazioni non hanno finalità economiche, bensì la prevenzione di attentati terroristici. Inoltre, il Governo americano s’impegnerà a un “riesame” del programma di sicurezza nazionale. In Italia, la prossima settimana verrà presentato un progetto di legge anti-Prism, il programma utilizzato dalla Nsa, proposto dall’on. Stefano Quintarelli.
Cina: Ieri, in piazza Tienanmen a Pechino, un’auto si è schiantata contro i ponti all’ingresso della Città Proibita. Cinque è il numero delle vittime: gli occupanti della vettura e due turisti. Trentotto i feriti. Ancora non si hanno conferme, ma sembra che il Governo cinese ipotizza si sia trattato di un attentato terroristico finito male oppure di una protesta attuata dalla minoranza tibetana. Mentre sul web si scatenano attacchi nei confronti dei tibetani, ritenuti dalla maggior parte degli utenti come responsabili del fatto, la censura comunista si è impegnata a cancellare dalla Rete tutte le testimonianze riguardanti l’auto in fiamme.
Economia e Finanza
Manovra: Ieri il premier Enrico Letta ha avuto un incontro con il vicepremier Angelino Alfano e i Ministri Franceschini e Saccomanni per cercare la quadratura politica sulla Legge di Stabilità. In Parlamento si discute della sostituzione dell’Imu con la Trise (divisa in Tari e Tasi), punto fondamentale della manovra prevista per il 2014, con la quale si attende una crescita del Pil dell’1,1%. Tuttavia, arrivano polemiche dall’Associazione dei costruttori edili, secondo la quale la Tasi (imposta sui servizi indivisibili dei comuni) potrebbe portare un aggravio fiscale del 72% sulla prima casa. Come risposta il Ministro Maurizio Lupi ha affermato che presenterà degli emendamenti per modificare il piano-casa.
Per quanto riguarda il punto sulle pensioni e sul lavoro, i sindacati continuano richiedere ulteriori modifiche alla manovra, confermando lo sciopero generale entro metà Novembre.