Politica interna
 
Pd – Il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione di sfiducia individuale contro il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, per l’”inaccettabile conflitto d’interessi” sul caso Banca Etruria. L’interessata replica seccamente che della faccenda si discuterà in Aula, decidendo a maggioranza. Nel frattempo il premier Matteo Renzi accusa i media di non aver dato abbastanza spazio alla Leopolda, un evento che quest’anno ha registrato “il maggior numero di partecipanti di sempre”, focalizzando l’attenzione sulle banche. Renzi a Porta a Porta non parla apertamente del caso Boschi, ma il Pd accelera sulla commissione d’inchiesta per accertare le responsabilità delle banche. E allarga l’indagine all’interno sistema del credito, comprese le authority come la Consob e Bankitalia.
 
Milano – Sarà una gara a tre quella per la poltrona di sindaco del Comune di Milano. Giuseppe Sala è determinato, e oggi incontrerà i circoli Pd per preparare la sfida dei gazebo. Una sfida che fa crescere la tensione soprattutto nell’ala sinistra della coalizione (minoranza Pd e Sel), che vede i candidati anti-Sala Francesca Balzani e Pierfrancesco Majorino contendersi l’eredità politica della giunta arancione. Oggi i due torneranno a vedersi e a parlarsi, ma è difficile pensare che Majorino possa farsi da parte. È anzi probabile che la sinistra non renziana si presenterà ai gazebo divisa e frammentata.
 
Centrodestra – Dopo la disfatta di Le Pen in Francia il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi riacquista vigore, e guardando alla coalizione di centrodestra lancia un messaggio a Matteo Salvini: “Non basterà solo essere uniti, ma a guidare la coalizione dobbiamo essere noi moderati, non certo loro”. Un affondo al quale il leader della Lega Nord replica freddamente: “Certo che gliela concedo l’unità del centrodestra. Ma il leader lo scelgo io e se non gli sta bene facciamo le primarie”. Oggi ci sarà un faccia a faccia tra i due leader, entrambi convinti di avere i numeri dalla loro parte. Ad Arcore la speranza è che se anche un politico come Sarkozy, che sembrava finito, ha potuto rialzare la testa “noi dobbiamo essere certi di poter risalire la china”. Berlusconi spera che “Matteo abbia capito la lezione” e lo invita a essere umile e a fare “un passo indietro”.
 
Politica estera
 
Stati Uniti – Il presidente Usa Barack Obama lancia un messaggio forte ai terroristi dell’Is: “Non potete nascondervi. Sarete i prossimi ad essere colpiti”. Il presidente sottolinea il rafforzamento del ruolo per i partner della coalizione e cita l’Italia, che “sta aumentando il suo impegno nella lotta contro l’Is” in Iraq e in Libia. L’intervento americano sul terreno non è, almeno per ora, contemplato. L’azione militare si concentra sui raid aerei: “Mai li abbiamo colpiti così duramente” dice Obama. “Hanno dovuto cedere il 40% del territorio che controllavano, anche se i progressi dovranno essere più rapidi”. Il presidente pensa che l’Is vada scacciato da soldati sunniti. Il riferimento al ruolo degli alleati è anche un modo per ricordare ai partner arabi della coalizione che l’intervento terrestre spetta a loro.
 
Migranti – Bruxelles esige da Roma un’adeguata vigilanza del fronte Sud, e chiede di migliorare il controllo sui flussi migratori. L’Europa vuole innanzitutto vedere funzionanti i centri d’accoglienza “hot-spot”, nei quali dovrebbe anche essere consentito “l’uso della forza” per raccogliere le impronte e “trattenere più a lungo” chi si oppone all’applicazione della legge sui migranti. Oggi la Commissione Ue vara il piano per il sistema europeo di guardie di frontiera: l’obiettivo è creare una forza di pronto intervento da 1500 unità a disposizione degli Stati interessati a usufruirne in caso d’emergenza.
  
Economia e finanza
 
Salva-banche – Potrebbero essere poco più di mille i risparmiatori che saranno risarciti per aver perso i soldi investiti nelle obbligazioni subordinate delle quattro banche salvate per decreto dal governo. Dopo le ricostruzioni degli ultimi giorni, i 10mila obbligazionisti delle quattro banche sono stati divisi in tre categorie: la prima è rappresentata da chi ha un patrimonio inferiore ai 100mila euro di cui più del 50% impegnato in obbligazioni subordinate. Potrebbero avere tutti diritto al rimborso. La seconda categoria, che non dovrebbe avere diritto al salvataggio, ha un patrimonio superiore a 100mila euro e la quota di subordinate è tra il 30 e il 50%. L’ultima categoria, sicuramente fuori dall’intervento, è costituita da chi ha un patrimonio superiore ai 100mila euro, con una quota di subordinate inferiore al 30%. Ancora alta la tensione tra Palazzo Chigi e la Consob. Non è infatti piaciuta a Renzi e Padoan l’intervista di Giuseppe Vegas, che accusa il governo di aver escluso l’authority dalla gestione del caso: “Ognuno faccia il suo, chi deve vigilare vigili”, dicono a Palazzo Chigi.
 
Draghi – Mario Draghi, intervenuto ieri al Mast di Bologna per i 40 anni di Prometeia, ha parlato della situazione economica italiana ai tempi del crac dell’Ambrosiano. Il presidente della Bce ha ricordato che l’inflazione superava la soglia del 20%, il debito pubblico iniziava a levitare e la Banca d’Italia stampava e finanziava il debito. Draghi è poi tornato al presente chiedendo di affrontare il cattivo credito creando “le condizioni per un rapido smaltimento dei prestiti deteriorati” con misure di politica economica volte a ripristinare le condizioni per la crescita. Le troppe sofferenze comprimono l’offerta di credito per varie ragioni: “Assorbono risorse e capacità operativa, immobilizzano il capitale bancario in impieghi improduttivi”. Parlando di quantitative easing Draghi sottolinea che è uno strumento fondamentale ma non sufficiente per “una ripresa genuinamente strutturale”.