Politica interna
De Luca – Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, indagato per concussione per la vicenda relativa al giudizio del tribunale civile di Napoli sulla legittimità della sua elezione a presidente regionale, ha dichiarato di essere parte lesa, di non essere a conoscenza di nulla e di sostenere l’azione della magistratura. Tuttavia, secondo l’accusa della procura di Roma, De Luca è stato minacciato ma non si è opposto ai ricatti. Intanto il Pd ha confermato la fiducia al governatore, ma si attendono gli sviluppi dell’inchiesta.
Pd – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, prima di partire per il vertice a Malta sull’immigrazione per tentare di concordare una politica europea comune, è tornato a criticare la nascita di Sinistra italiana, il movimento fondato da Stefano Fassina e da altri ex esponenti del Pd. Intanto Fassina ha annunciato che se il candidato per la carica di sindaco di Milano sarà l’ex commissario Expo Giuseppe Sala il suo movimento non parteciperà alle primarie.
Politica estera
Spagna – La Corte costituzionale spagnola ha sospeso con effetto immediato la risoluzione indipendentista approvata lunedì dal Parlamento della Catalogna. I giudici hanno così accolto immediatamente il ricorso presentato dal governo di Mariano Rajoy, mentre il presidente catalano Artur Mas è stato avvertito che rischia destituzione e incriminazione. Il premier Rajoy, dopo una riunione straordinaria del governo, ha detto che non permetterà la spaccatura del Paese.
Medio Oriente – L’Unione europea ha deciso che tutti i prodotti finora venduti con il marchio “Made in Israel” che provengono dagli insediamenti della Cisgiordania, del Golan o di Gerusalemme Est siano contrassegnati con la dicitura “prodotto israeliano delle colonie”. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito la misura “una vergogna per l’Europa”. Intanto il presidente iraniano Hassan Rouhani ha dichiarato che l’Iran rispetterà il patto sul nucleare con l’Occidente.
Economia e Finanza
Manovra – Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a proposito della maggiore flessibilità chiesta all’Unione europea sui conti pubblici a fronte delle riforme, ha rivendicato l’azione di governo e ha rilanciato sul taglio delle tasse. Nel frattempo il Tesoro ha diffuso una nota per replicare alle indiscrezioni secondo cui la Commissione europea sarebbe ancora in attesa della proposta italiana sulla “bad bank”, lo strumento per liberare le banche dalle sofferenze sui crediti.
Mercati – Per la prima volta i rendimenti dei Bot a dodici mesi sono scesi sotto zero. Infatti il Tesoro ha collocato titoli per 6 miliardi di euro con un rendimento pari a -0,03%, in calo di 5 punti rispetto alla precedente emissione. Si tratta del secondo record nel giro di meno di un mese per i titoli di Stato italiani, dopo i Bot semestrali collocati con tassi negativi a fine ottobre.