I dati dell’ISTAT sul PIL italiano del 2015, che dovrebbe aver chiuso l’anno con un rialzo dello 0,7%, in leggero calo rispetto alle previsioni, l’incontro a Cuba fra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kyrill, il funerale di Giulio Regeni, celebrato ieri nel suo paese in Friuli, la decisione del centrodestra di candidare Guido Bertolaso a sindaco di Roma, e l’attesa per la serata finale del festival di Sanremo e per la sfida al vertice del campionato fra Napoli e Juventus, in programma stasera: queste le principali notizie sui giornali di oggi.

Politica interna

Amministrative: “Siamo molto orgogliosi di aver cambiato passo rispetto agli uomini di partito e di avere trovato due professionalità importanti”, così Silvio Berlusconi ha commentato le candidature di Stefano Parisi e Guido Bertolaso a sindaco di Milano e di Roma. Nel giro di 72 ore il Cavaliere è riuscito a chiudere una partita che si trascinava in modo depressivo per l’alleanza, trovando due candidati credibili e riuscendo a mettere intorno a loro le due anime più ruspanti della coalizione, la Lega Nord e Fratelli d’Italia. “A Parisi abbiamo fatto una lunga corte perché ha un passato che parla di lui come grande manager, ed a Milano dopo l’amministrazione della sinistra necessita un personaggio con queste qualità” ha detto Berlusconi; sui dubbi per le vicende giudiziarie ancora aperte per Bertolaso il leader di Forza Italia ha parlato di accuse “non solo infondate, ma addirittura ridicole” che non saranno un ostacolo per il candidato a sindaco di Roma.

Unioni civili: mentre continua lo scontro tra il governo ed il presidente della Cei Bagnasco, da Cuba arriva la critica di Papa Francesco alla legge sulle unioni civili. Il Pontefice ha espresso “rammarico” per l’equiparazione con il matrimonio, esprimendo la sua preoccupazione per la crisi che l’istituzione sta attraversando. Matteo Renzi ha intanto risposto al Cardinal Bagnasco al quale, pur esprimendo stima, ha ricordato che a decidere sulle modalità di voto è il Parlamento e non la Cei, un brusco stop condiviso anche dai Presidenti delle Camere. Il segretario della Conferenza Episcopale Galantino ha preferito invece non esprimere il suo parere sull’argomento “per rispetto del Parlamento e delle istituzioni”. Nel centrodestra è il ministro dell’Interno Alfano a provare a ridimensionare il caso, affermando che “Bagnasco si è limitato a difendere la libertà di coscienza”.

Politica estera

Siria: il ministro degli esteri russo Lavrov ed il segretario di Stato americano Kerry avevano ricordato, subito dopo l’annuncio dell’accordo sulla fine delle ostilità in Siria, che il vero test dello sforzo fatto sarebbe stato il dare attuazione alle decisioni prese. Infatti dopo appena una manciata di ore il “fragile percorso” messo in piedi dai 17 Paesi del Gruppo di supporto alla Siria subiva un primo colpo da parte del presidente dell’Alto consiglio dell’opposizione siriana, che definiva impossibile ogni tipo di accordo fino a quando Assad fosse rimasto in carica ed i pasdaran non si fossero allontanati dal Paese. Poche ore dopo da Damasco arrivava la seconda scossa, capace di minare alle fondamenta l’accordo di pace: il presidente Bashar Al Assad dichiarava ad un’agenzia francese di essere intenzionato a riprendere il controllo di tutta la Siria. L’intesa raggiunta rischia così di rimanere solo un pezzo di carta denso di sterile buona volontà.

Francesco – Kirill: un abbraccio caloroso ed un fraterno bacio tra i capi delle due grandi chiese hanno segnato a Cuba un momento che resterà nella storia delle religioni, segnando il disgelo nei rapporti fra Occidente e Oriente dopo il “Grande Scisma” del 1054 e la revoca delle scomuniche reciproche avvenuta nel 1965. E’ stato un lungo incontro privato quello tra il Papa ed il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, al termine del quale Kirill ha ammesso che, pur non essendo ancora appianate le difficoltà fra le parti, adesso le cose sono più facili e le due Chiese possono collaborare pienamente e con ampia responsabilità. Papa Francesco ha detto che si è trattato di un colloquio fraterno, chiaro, nel corso del quale è stata messa a punto una serie di iniziative che si spera possano essere realizzate. Poi ha ringraziato il popolo cubano ed il suo Presidente Raoul Castro.

Economia e Finanza

 Pil: nel quarto trimestre 2015 il Pil è cresciuto dello 0,1%, portando il totale dell’anno a +0,7%, mentre le previsioni del governo sono ancora ufficialmente ferme a +0,9%. Si tratta del primo risultato positivo dal 2011, ma la dinamica del prodotto interno lordo nel corso del 2015 si è raffreddata, passando dal +0,4% del primo trimestre allo 0,1% del quarto. Da Bruxelles il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ammette che avrebbe preferito qualche decimale in più ma sdrammatizza, valorizzando il fatto che “dopo tre anni di recessione profonda la crescita è confermata e si rafforzerà nel 2016”. Quanto alle nuove previsioni sull’anno, ha aggiunto il ministro, i conti andranno fatti solo dopo il varo del Documento economico finanziario. Matteo Renzi ha invece commentato con una certa preoccupazione gli ultimi dati sulla crescita, ammettendo che lo scenario è difficile perché “profondamente diverso dal passato”.

Mercati: seduta brillante quella di ieri in Borsa, chiusa con un rialzo del 4,7%, anche se per gli investitori si è trattato solo di una boccata di ossigeno dopo i crolli e le vertiginose oscillazioni dei listini negli ultimi giorni. Il rimbalzo tecnico di ieri ha premiato soprattutto il settore finanziario, quello energetico e delle società minerarie. Si è trattato di una giornata di ricoperture, con il petrolio risalito nettamente dai minimi toccati giovedì, ma nel complesso la situazione dei mercati azionari resta molto tesa, ed il quadro macroeconomico non è migliore. La Borsa di Tokyo ha chiuso la sua peggiore settimana dai tempi del crack Lehman, indicando che l’intera strategia economico finanziaria del premier Abe appare in crisi.