di Ornella Trotta
Sono stati presentati venerdì 27 marzo a Potenza il Report 2014 e gli Obiettivi per il 2015 del Dipartimento di Reumatologia della Regione Basilicata, centro all’avanguardia per diagnosi, cura e ricerca delle malattie reumatiche, punto di riferimento regionale e nazionale, raro esempio di sanità pubblica eccellente nel Mezzogiorno.
Il Dipartimento, diretto dal professor Ignazio Olivieri, autorevole esponente della reumatologia, Presidente della Società Italiana di Reumatologia, è nato a Potenza alla fine degli anni ’90 per ridurre i costi dell’emigrazione sanitaria e si conferma centro d’eccellenza per il trattamento delle malattie reumatiche croniche come l’artrite reumatoide, la spondiloartrite, la malattia di Behçet e la sclerosi sistemica.
Alla conferenza hanno partecipato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il sottosegretario al Ministero della Salute, Vito De Filippo, l’assessore regionale alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, il direttore generale dell’IRCCS CROB, Giuseppe Cugno, il direttore generale dell’ASP, Giovanni Battista Bochicchio, il direttore generale dell’Ospedale di Matera, Pietro Quinto. Il presidente Marcello Pittella ha sottolineato: “Vorrei dare un messaggio di fiducia e di consapevolezza che trova riscontro oggettivo in tanti risultati, l’obiettivo è il riconoscimento dell’IRCCS, dobbiamo essere ottimisti, nel Dipartimento diretto dal professore Olivieri si riceve un abbraccio umano particolarmente specializzato, questi medici fanno ricerca non retribuita, noi dobbiamo garantire che il personale si dedichi interamente alla sua funzione, per questo intendiamo accogliere interamente le richieste di Ignazio Olivieri”. Chiaro il sottosegretario De Filippo: “Ho conferma quotidiana del riconoscimento nazionale del professor Olivieri e non solo per il suo ruolo di presidente della Società Italiana di Reumatologia”.
Il direttore generale del “San Carlo”, Rocco Maglietta ha osservato: “Da alcuni anni il Dipartimento redige e comunica il report annuale delle proprie attività. E’ un atto che denota una forte volontà di trasparenza nell’informare i cittadini in merito alle modalità con le quali vengono investiti e utilizzati i soldi pubblici”.
Il Dipartimento è un esempio di eccellenza anche nel campo della ricerca, tanto da posizionarsi ai primi posti nella graduatoria nazionale. L’impegno quotidiano in questo campo ha permesso di ottenere la candidatura al riconoscimento ministeriale quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico IRCCS di tipo monospecialistico intraospedaliero. Chiaro il professore Ignazio Olivieri:“Oltre a contribuire alla formazione di altri medici partecipando come relatori a numerosi convegni, i medici del Dipartimento continuano a svolgere una intensa attività di ricerca, sempre senza sottrarre tempo ai pazienti, vale a dire al di fuori dell’orario lavorativo. Ci spinge la convinzione che il mantenimento di un elevato profilo scientifico migliori la nostra preparazione e si rifletta sul miglioramento dell’assistenza e della qualità della vita dei pazienti, aspetti meritevoli di sacrifici personali. L’istituzionalizzazione, attraverso il riconoscimento di IRCCS, dell’ampia attività di ricerca svolta dai nostri medici rappresenterebbe un ulteriore motivo di visibilità e prestigio per il Dipartimento, ma soprattutto ci consentirebbe di usufruire di fondi ai quali al momento non abbiamo accesso per attrezzature e personale così da competere con colossi della Reumatologia europei, del Nord America e dei Paesi dell’Estremo Oriente”. L’impegno degli specialisti è stato ripagato da un aumento significativo dell‘Impact Factor, l’importanza delle riviste scientifiche nelle quali gli studi sono stati pubblicati: nel 2014 sono stati 12 gli articoli scientifici pubblicati, pari a un IF di 64,297, punteggio quasi raddoppiato rispetto al 38,82 del 2013, anno in cui la produzione scientifica si era attestata a 10 articoli. Tra le pubblicazioni 2014 spicca un articolo sul trattamento dell’artrite psoriasica pubblicato su Nature Reviews Rheumatology, la principale rivista internazionale del settore.
Il numero dei ricoveri ordinari è risultato di poco superiore ai 300 con una percentuale di provenienza extraregionale del 61% Le patologie per cui si procede con il ricovero sono principalmente le connettiviti (in particolare la sclerosi sistemica), le vasculiti e le artropatie infiammatorie croniche complicate. Sul fronte ambulatoriale, il Dipartimento nel 2014 ha erogato complessivamente 18.208 prestazioni di cui, ancora una volta, il 32% circa per pazienti extra-regione provenienti in larga misura dalle regioni limitrofe, Campania, Puglia e Calabria, ma anche da Sicilia, Abruzzo e Lazio ed in alcuni casi dalle regioni del nord Italia.
Un risultato tanto più stupefacente se si considerano le difficoltà logistiche legate alla natura impervia e montuosa della Regione.
I dati sono stati illustrati dai reumatologi dirigenti medici Angela Padula, Salvatore D’Angelo e Carlo Palazzi, ha coordinato i lavori la giornalista Maria Rita Montebelli.