Le amministrazioni comunali italiane si colorano di rosa. Nel 2013, infatti, rispetto all’anno precedente, si registra un aumento della presenza femminile in tutte le cariche, anche se le donne dimostrano di incontrare difficolta’ a rompere il “soffitto di cristallo” e a raggiungere le posizioni apicali riservate invece agli uomini. Tra i sindaci, l’incidenza maggiore si registra tra i maschi (7,4%) ed e’ piu’ bassa tra le donne (3,6%), tra i vicesindaci il 5,2% e’ rappresentato dagli uomini e il 4,2% dalle donne. La situazione si inverte per le cariche inferiori: tra gli assessori la presenza femminile e’ pari al 24,1% contro il 21,1% degli uomini, tra i consiglieri si rileva una incidenza maggiore tra le donne (67,4%) rispetto ai colleghi (65,4%), e infine per i Presidenti di consiglio la quota maggiore si registra tra gli uomini (0,9%) contro lo 0,6% delle donne. E’ la fotografia scattata dal Dossier La rappresentanza di genere nelle amministrazioni comunali italiane realizzato da Cittalia, Fondazione ANCI Ricerche e presentato a Firenze nell’ambito della XXX Assemblea annuale ANCI. Le elaborazioni sono state effettuate sulla base della banca dati del ministero dell’Interno prendendo in considerazione i dati disponibili al 30 settembre 2013. Rispetto alla distribuzione territoriale la rappresentanza femminile e’ superiore al Nord (23%) mentre e’ piu’ bassa al Centro (21,7%) al Sud e nelle isole (17,4%). Inoltre, e’ nelle amministrazioni piu’ piccole che si registra una percentuale piu’ alta di presenza femminile (il 23% nei Comuni fino a 1.999 abitanti) contro il 21,9% delle donne presenti nei Comuni con popolazione superiore ai 250mila abitanti.
Prendendo in considerazione il titolo di studio le donne si confermano piu’ istruite rispetto ai colleghi uomini: e’ laureato il 40,8% delle donne rispetto al 28,7% degli uomini, al contrario, soltanto lo 0,7% delle donne ha un titolo di scuola elementare contro il 2,3% degli uomini. Relativamente all’eta’, alla carica di sindaco si arriva tra i 46 e i 55 anni, piu’ giovani le donne che rivestono le cariche di assessore, consigliere e Presidenti di Consiglio (tra i 36 e i 45 anni). Infine un’analisi sulla rappresentanza femminile per carica e regione di appartenenza: e’ l’Emilia Romagna che detiene la maglia rosa per le donne sindaco (18,5%) seguita da Lombardia, Valle d’Aosta, Umbria e Veneto (15%). La maglia nera spetta invece alla Campania (4,3%). E’ ancora l’Emilia Romagna in testa tra le regioni con la piu’ alta percentuale di donne alla carica di vicesindaco (27,6%) mentre agli ultimi posti troviamo il Lazio (10,6%) e la Campania (9,9%). Sempre in Emilia Romagna si riscontra la percentuale piu’ alta di donne con la carica di assessore (33,9%) e di Presidenti di Consiglio comunale (32,3%), mentre in basso nella lista troviamo rispettivamente la Campania (14,2%) e la Valle d’Aosta, l’Umbria e le Marche che non hanno donne tra i Presidenti di Consiglio. Infine la carica di Consigliere: al primo posto troviamo la Valle d’Aosta (27,7%) e l’Emilia Romagna (27,6%), ancora una volta la percentuale piu’ bassa si registra in Campania (11,6%). (ITALPRESS)