Acque sempre più agitate intorno al padre del vicepremier e capo del M5s: esplode anche il caso dei suoi terreni a Mariglianella, su cui sarebbero sorti immobili abusivi. Dinanzi alle telecamere delle Iene, intanto, sfilano nuovi operai che asseriscono di non essere stati regolarizzati. Sono almeno altri due casi, oltre a quello del manovale Salvatore Pizzo, l’uomo che aveva già sostenuto di aver lavorato in nero per la Ardima tra il 2009 e il 2010, subendo anche un incidente a un dito. Il capo politico dei Cinque stelle ha dichiarato inoltre pubblicamente che da giovane ha lavorato, nei periodi estivi, nella ditta edile del padre Antonio Di Maio. Però, ora, quel passato rischia di trascinarlo in un burrone: all’inviato de Le Iene Filippo Roma, Di Maio ha assicurato di aver lavorato sempre con un regolare contratto. Ma dopo 48 ore, nonostante la richiesta delle Iene, Di Maio non ha ancora consegnato i documenti che possono attestare che non sia stato un lavoratore in nero.