“Non possiamo consentire che i giornalisti che si proclamano tali ‘per autocertificazione’ possano penalizzare il lavoro dei giornalisti veri”. E’ questo uno dei motivi con cui Nicola Lombardo, responsabile della Comunicazione del Napoli, spiega la scelta di trasformare le conferenze stampa di Sarri in “un appuntamento selezionato”. Il club azzurro, infatti, ha deciso che “agli incontri con i media di Sarri potranno partecipare i giornalisti delle testate direttamente invitate dalla societa’”. “In pratica, abbiamo detto che per entrare a casa nostra, a Castel Volturno, e’ necessario un invito – torna sull’argomento Lombardo con un comunicato pubblicato sul sito internet del club -. Alcune associazioni di categoria hanno ‘stigmatizzato’ questa nostra iniziativa, peraltro senza chiamarmi per chiedermi conto di quanto loro trovavano cosi’ intollerabile. Non per questo motivo sento la necessita’ di un mio intervento, ma perche’ ho ascoltato una trasmissione radiofonica nella quale un giornalista diceva che ‘per fortuna la cosa era rientrata’. Non e’ rientrato nulla, anche perche’ non c’era nulla che dovesse rientrare”. “Viviamo in un mondo in cui chiunque si puo’ proclamare giornalista per autocertificazione – prosegue Lombardo -. Persone che non hanno fatto alcuna gavetta, scuola, o esperienza in strutture redazionali vere, pretendono di ergersi a giornalisti, di partecipare alle conferenze stampa o agli incontri, e prendere parte attivamente alle discussioni. Noi pensiamo due cose: la prima, che a casa nostra, se decidiamo di organizzare un incontro con i media, un incontro privato e non pubblico come quelli che ogni settimana avvengono negli stadi, o che sono previsti dalle regole Uefa, noi possiamo decidere di invitare chi pensiamo sia adatto a questo tipo di occasioni. Senza discriminazioni, senza farlo per evitare ‘domande sgradite’, ma solo per avere un quadro quanto piu’ professionale di questo momento”.