Prepariamoci a dire addio alle nostre pensioni. Perché se il tasso d’inflazione sale nessuno ha pensato ad adeguarvi le pensioni anzi, la manovra ne bloccherà drasticamente ogni possibilità. Chi è in pensione ci rimette sempre. A fare le prime allarmate osservazioni è stata la Fipac Confesercenti che calcola per il 2014, «una riduzione del reddito disponibile di quasi 300 euro per i livelli di pensione più diffusi, una batosta ingiusta e controproducente», dice subito il presidente Massimo Vivoli. Sono i dettagli della manovra che affiorano, con il passare dei giorni, alla lettura approfondita del testo e non sono certo, sorprese gradevoli. Anche i conti della Spi Cgil su quanto resterà in tasca ai pensionati rivelano una stima di 615 euro in meno nel corso del triennio 2014-2016 per cinque milioni di persone. Nel 2014 la perdita sarà mediamente di 172 euro, nel 2015 di 217 euro e nel 2016 di 226 euro. Insomma, legge di stabilità che il governo si appresta varare col passaggio alle Camere fa già le prime vittime.