Le Domus che potrebbero essere riaperte nel mese di dicembre alla presenza del ministro dei Beni Culturali  e del turismo Dario Franceschini sono: Il Criptoportico, ha l’ingresso in Via dell’Abbondanza e si chiama così perché nel suo giardino lungo tre lati c’è un portico sotterraneo fenestrato, appunto il criptoportico sul quale si aprivano degli ambienti termali e una stanza di soggiorno. La casa di Paquio Proculo, piccola ma con un grande peristilio dotata di un bel pavimento a mosaico. La casa del Frutteto, in due cubicoli ci sono pareti dipinte con due piante di limone cariche di frutti o altri alberi come l’arancia e la limetta. Questi dipinti dimostrano che le piante di limone, di limetta e di arancio erano già conosciute e coltivate in Campania fin dal I secolo d.C. La casa del Sacerdos Amandus,c’è un grande triclinio con una bella decorazione e quadri che rappresentano Polifemo e Galatea, Perseo e Andromeda, Ercole nel giardino delle Esperidi, Dedalo e Icaro.La Fullonica di Stefano una lavanderia, che aveva la bottega a pianto terra sulla strada e l’abitazione al primo piano. Vi si svolgeva il lavaggio, la tintura e la stiratura dei panni. Il lavaggio e la tintura avvenivano in piccoli ambienti sul fondo del giardino dove ci sono vasche comunicanti tra loro e vaschette per il pestaggio delle stoffe. Nell’ambito dei lavori del Grande progetto Pompei per Natale dovrebbe riaprire anche il Tempio di Iside, chiuso di recente per consentirne la messa in sicurezza. Il Tempio è del II secolo a.C. e fu scoperto nel 1764. E’ considerato l’edificio di culto di Pompei con la decorazione più completa perché era l’unico edificio pubblico al momento dell’eruzione del 79 d.C. ad essere stato completamente ripristinato dopo il terremoto del 62 d.C.

fonte:Napolidavivere