Soltanto una mente geniale poteva vivificare il presente e proiettare nel futuro una “storia” partendo dal reale e continuando nell’immaginario, in un avvincente romanzo. C’ è riuscita egregiamente l’Autrice Fasano, attingendo dalla sua vasta Cultura, dalle esperienze di lettrice assidua, di scrittrice poliedrica e di valente descrittrice.
La trama di “Risveglio”, profondamente calata nella realtà, ondeggia tra un presente e un futuro nei quali la Vita, dopo la morte, attanaglia gli studiosi, protesi a “vincere” un destino di morte, sospeso tra Scienza e Fede.
Il romanzo, grazie alla padronanza di linguaggio a livello tecnico-comunicativo-linguistico di Bianca Fasano, attira l’attenzione del lettore e stupisce per la ricchezza di fantasia, presentata sotto forma di realtà.
E’ bello ma difficile “saper scrivere”, cioè creare un contatto, un amore “platonico” tra il lettore e l’autore. In “Risveglio” l’Autrice, facendo tesoro del suo sapere e delle sue eccezionali conoscenze in ogni campo, ha abbinato una notizia recente, legata al cancro, alla possibilità remota di “vincere la malattia” mediante la crioconservazione.
Gli scrittori, spesso, immedesimano il mondo personale nelle esperienze di altri, si specchiano in esse e il reale si fonde con l’immaginario, il vissuto con il “perduto”. Il substrato del racconto si presenta piacevole, scorrevole, ammaliante. La costante presenza di termini inglesi trasporta il lettore in appropriati concetti scientifici, medici, storici e antropologi, idonei a focalizzare la sua attenzione, utilizzando un linguaggio di rara efficacia e precisione. Complimenti!
Quale futuro dobbiamo augurarci? Cento anni fa parlare di uomini che sarebbero arrivati sulla luna faceva sorridere. Oggi “sorridiamo” pensando alla crioconservazione. Che avverrà? Chi vivrà, vedrà.
Giacomo DI MATTEO