Gli onorevoli duellanti-Il mistero della vedova Siemens per la Nave di Teseo
Ovvero spaccato semiserio degli accadimenti, degli amori e delle armi che accompagnarono la vita parlamentare italiana alla vigilia della prima Guerra Mondiale.
Giorgio dall’Arti ci fa rivivere una vicenda tragicomica della Roma della Belle Epoque. Una trama ricostruita con il rigore più dello storico che del giornalista che ci riporta agli intrighi internazionali di un’Italia che alla vigilia della prima guerra mondiale oscilla tra influenza tedesca-austriaca e francese. L’onorevole Eugenio Chiesa si fa promotore di interrogazioni parlamentari volte a scoperchiare le trame spionistiche nascoste sotto le liesonnes della vedova Siemens con non più giovani esponenti di vertice delle forze armate italiane. Eleonora Fussli è una donna moderna, resa ricca e presto vedova grazie ad un membro della famiglia Siemens. Figlia di un pittore, è una donna colta, brillante che anima i salotti buoni di mezza Europa e che ha i mezzi e l’opportunità contribuire alla rete di intelligence tedesca e soprattutto rendersi utile agli interessi economici dei Siemens. Forse per questo eccita gli animi del repubblicano milanese Eugenio Chiesa e del suo compagno di partito Onorevole Leali. Ed ecco scoccare la miccia che accende gli animi più o meno nobili tra i banchi. “Chi è stato? Chi le ha prese? A Montecitorio l’aula è il palcoscenico e i corridoi sono le quinte. Quando i deputati escono quasi quasi vi par che col gesto consueto si liberino dal trucco”. Scene che sembrano tratte più dalla cronaca parlamentare di questi giorni che da quella del 1910. Ma la parte più godibile del racconto è la storia dei cinque duelli che l’onorevole Chiesa è chiamato ad affrontare. Non proprio dotato del “fisique du role” dello spadaccino, né tantomeno versato nelle armi, a differenza degli sfidanti, si fa scudo di una complessissima vertenza sulle modalità di svolgimento del duello che finirà per essere decisa da un giurì. E così tra cronache d’epoca del Messaggero e del Corriere della Sera vengono fatte rivivere di scene di inseguimenti di giornalisti in automobile, curiosi a cavallo e sfortunati questurini in bicicletta.
I duelli alla fine ci saranno e si risolveranno nel migliore dei modi. “Con uno scambio generale e affettuoso di strette di mano”.
Romanzo consigliatissimo. Con una tazza di tè e biscotti in un per pomeriggio di pioggia.
di Luisa Scorciarini