La paura di sbagliare anche questa volta. La preoccupazione di avere sottostimato o sovradimensionato il dato di una regione. I sondaggisti restano appesi a un Si o a un No che potrebbe inficiare la credibilità di una professione. Lo spettro più recente che aleggia è quello delle presidenziali americane. La vittoria di Donald Trump era stata esclusa da tutti gli istituti di ricerca statunitense. «Nessuna paura, l’America non c’entra nulla con l’Italia», argomenta Antonio Noto direttore di Ipr Marketing. «È come chiedere a un chirurgo se ha paura di entrare in sala operatoria. Per favore, non aumentiamo la sfiga. L’unico dato certo – sorride – è che tutti fanno il tifo contro di noi». A pesare sulla consultazione referendaria saranno gli indecisi, quella categoria che è sempre difficile conteggiare.