la vera novità, il fiore all’occhiello del Regno delle Due Sicilie nel campo delle comunicazioni, che a quei tempi significava modernità e progresso, fu la ferrovia. Tutti sanno che la prima linea ferroviaria italiana fu la Napoli-Portici. L’idea della ferrovia era partita nel 1836, i lavori cominciarono l’8 agosto del 38 ed il 4 ottobre dell’anno successivo, nel 1839 il primo tratto da Portici-Granatello fino a Napoli – Porta Nolana, fu inaugurato con la dovuta solennità.
In soli tre anni la ferrovia, una cosa mai fatta in Italia fu ideata e realizzata e tenendo conto dei mezzi tecnici e della mentalità di allora, fu un tempo assolutamente brevissimo. Qualche anno dopo la linea fu prolungata fino a Nocera ed a Salerno; nel 1840 fu aperta al traffico la Napoli-Caserta e si progettò la realizzazione di una rete per collegare con strade ferrate tutte le regioni meridionali. Progetto che non poté essere realizzato per avvenuto decesso del regno. Il traffico ferroviario fu cosi intenso ed i profitti così elevati che i prezzi furono ribassati e nel 1840 accordato un ulteriore sconto “agli uomini con coppola ed alle donne senza cappello, ai domestici in livrea ed ai soldati e sottufficiali del real esercito”.