Mio figlio Fabrizio, di 15 anni e mezzo, stamattina ha sostenuto l’esame del DELE al Cervantes. Finita la prova mi chiama e dice che va a fare quattro passi sul lungomare con Edoardo, un compagno di classe, e che sarebbe arrivato in studio per le 15.
Alle 14:40 ricevo una telefonata al cellulare da un numero che non conosco. E’ Fabrizio.
“Ciao papi. Ti volevo dire che sto chiamando col cellulare della madre di Edoardo. Stavamo attraversando la Villa per rientrare e siamo stati rapinati”
“Ma… a che ora? Ti sei fatto male? Cosa ti hanno preso?”
“alle 14:30, all’altezza di piazza San Pasquale. Erano in tre di circa 20 anni, uno grosso mi ha puntato un coltello a serramanico nell’addome e ha chiesto di consegnargli subito i cellulari. Io e Edo li abbiamo consegnati e i tre sono fuggiti correndo. Uno era di colore”
“Stavate di sicuro giocando col cellulare…”
“No. Stavamo camminando, il mio era in tasca ma Edo ha cacciato il suo nuovissimo Samsung Galaxy S6 Edge per chiamare, e l’hanno visto…”
Questo succede in tanti quartieri di Napoli e di altre città, penserete. Vero.
Questo succede perché regalate ai vostri figli smartphones di ultima generazione costosissimi , incalzerete. Altrettanto vero, anche se Fabrizio aveva un Nexus 5 un po’ datato.
Non è compito del Comune e degli enti locali garantire la sicurezza dei cittadini per atti di micro e macro criminalità, rimarcherete. Vero anche questo.
“Ci può stare”, direte per confortarmi, come disse Benitez intervistato su SKY dopo Napoli-Juve. Giusto.
Ma cosa NON CI PUO’ STARE è una rapina a due minorenni alle 14:30 in Villa Comunale, luogo elettivo di mamme e tate con bambini piccoli, ragazzi che giocano a pallone, adolescenti ai primi amori, anziani pensionati che passano il tempo leggendo il giornale su una panchina, turisti. La Villa Comunale: uno dei pochi polmoni verdi della nostra città, adiacente al ‘Lungomare liberato’ tanto iconografico e decantato. Un luogo senza la presenza di forze dell’ordine, non vedi divise, non c’è sorveglianza.
E’ andata bene: Fabry e Edo fortunatamente non hanno reagito, altrimenti la storia sarebbe diversa. Tranquilli, fra 9 giorni si va alle urne a votare.
IL CIELO E’ SEMPRE PIU’ BLU.
Lettera firmata