capinea

Alla presenza della Prof.ssa Marina Paino( Direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche), di Giulio Rapetti (in arte Mogol), di Roberto Grosso (da due anni Sovrintendente del T. M.Bellini di Catania), del Prof.Cristaldi e della prof.ssa Seminara, si è parlato, All’Auditorium G. De Carlo del Monastero dei Benedettini del dubutto in prima Mondiale al T. M. Bellini di Catania di “Capinera”Melodramma Moderno in due atti che sarà in scena dal 9 al 18 Dicembre a Catania e il 12 gennaio a Tokyo.”Capinera” è stato ispirato dal romanzo scritto da G. Verga nel 1869 dal quale fu tratto anche il bellissimo film con la regia di F. Zeffirelli nel 1994.

Mogol ha affermato che G. Bella è un genio musicale, perchè i geni si rivelano in età giovanissima e lui a 5 anni andava la domenica sulla scalinata della Cattedrale a cercare di capire come si suonava la chitarra guardando come e dove mettevano la mano sinistra i chitarristi e loro alzavano la spalla per nascondere la mano come dire:” guarda questo bambino così piccolo che cerca di cptare” e poi la canzone che negli ultimi 10 anni ha avuto più incassi è :” l’emozione non ha voce”cantata da Celentano con la sua musica, continua dicendo: “ quando vennero a trovarmi con G. Fulcheri per propormi di scrivere le liriche delle romanze, gli chiesi ma tu Gianni hai una cultura operistica? Mi rispose di no ed io di conseguenza ma allora che opera vogliamo fare? E gli dissi guarda provateci voi perchè io non me la sento. Tornarono da me dopo 6 mesi portandomi l’Overture dell’Opera ne fui subito conquistato, feci venire la figlia di Gianni,che è una vera musicista diplomata al Conservatorio, a spiegarmi le scene per scrivere i testi, dato che le musiche già c’erano, li ho scritti in 6 ore.”

Poi hanno deciso di incidere l’opera facendo uno sforzo economico di 400 mila euro e Mogol ricorda di aver fatto avere il disco ad un suo amico di Firenze il quale a sua volta lo portò ad un tenore che lo fece sentire ad uno dei più famosi al Mondo Direttori D’orchestra che venne da lui a casa a dirgli:” questa è un’opera straordinaria”malgrado questo non riuscivano a trovare chi avesse il coraggio di metterla in scena fino a quando non fece ascoltare il disco a R. Grossi che ne capì subito il valore prendendosi anchel’onere di sostenere questa produzione combattendo contro le mille difficoltà che si hanno nel voler mettere in scena un Melodramma Moderno essendo le opere sempre le stesse da cento anni . R.Grosso interviene dicendo che ci ha tenuto ad avere “Capinera” in cartellone ed in abbonamento e pur di fargli chiudere la stagione 2018 ha fatto spostare la messa in scena della “Cenerentola”perchè con questa produzione, di grande livello artistico, il T. Bellini dopo 100 anni rilancia il Melodramma , che è stato e tutt’ora lo è, la fortuna dell’Italia nel Mondo con una visione e sensibilità diversa che è quella di oggi ,in scena i temi dell’opera verranno narrati secondo gli episodi del 1869 quindi ci saranno le persone in costume, le carrozze e così via ma i contenuti come l’ingiustizia nei confronti delle donne, la passione che se non corrisposta può portare alla follia e alla morte,i turbamenti del cuore, l’esistanza di Dio,la fede, la speranza sono sempre di attualità. Grosso fa un appello ai giovani a venire al teatro perchè questo Melodramma, con lesue trovate, è assolutamente in grado di parlare a loro.

Infine alla mia domanda :” se oltre al Giappone hanno già venduto l’opera ad altri Paesi EsterI”? Grosso Risponde :” La nostra sfida è a Livello Mondiale quindi oltre ad invitare alla prima tutti i teatri Italiani dal T. La Scala fino al Massimo di Palermo,abbiamo invitato, con lettera e spiegazioni in Inglese, una trentina di Teatri Internazionali, non è facile che vengano tutti ma noi stiamo anche facendo un documentario dove non solo verrà ripresa l’opera integralmente ma anche il lavoro che c’è dietro e continueremo la promozione anche chiedendo ai Ministeri della Cultura e dell’Estero , alle Associazioni,alla Regione, di sostenere questo proggetto, perchè questa è un’operazione culturale che deve essere proposta presso gli Istituti di Cultura Italiana all’estero che parla dell’ Italia, della Sicilia,di Catania ma anche dei temi dell’uomo e della donna di oggi quindi è Internazionale e l’unico linguaggio mondiale e quello della musica e delle Arti visive e questo Melodramma mette insieme le due cose le arti visive perchè si vedono le scene, i costumi, le luci, i movimenti con la musica e le parole. Ci attendiamo delle risposte.