La storia si ripete, ancora una volta. Ora la scusa è che il Sud non riesce a spendere le risorse che arrivano dall’Europa. Con la proposta, automatica, di dirottarli al Nord, la regione più colpita dal virus. Si dimentica, però, che quelle risorse servivano proprio a combattere un altro virus, quello del divario territoriale più profondo e più duraturo del mondo occidentale. E si dimentica di dire che se i soldi sono spesi con ritardo la colpa è dei tanti lacci e lacciuoli che impediscono alle amministrazioni di utilizzare velocemente le risorse assegnate. Quindi, piuttosto che semplificare, non si trova altra soluzione che quella di destinare ancora maggiori risorse alle zone più ricche. Lasciando il Sud sprofondare senza di più. Con o senza il virus.