La volontaria Silva Costanza Romano è stata rapita in Kenya e le modaltà fanno pensare al’ipotesi peggiore, quella che conduce al fondamentalismo islamico. Erano in sei, armati di kalashnikov e machete, e hanno fatto irruzione nella casetta in mattoni d’argilla che ospita i volontari di una minuscola ong italiana, Africa Milele, a Chakama, cercando “la bianca”, Silvia Romano, da ottobre parte della ong e da un paio di giorni da sola in Kenya. Per caso con lei l’altra sera c’era uno dei ragazzi che la ong sponsorizza negli studi: Ronald Kazungo, 18enne, stava aiutando Silvia, di cinque anni più grande, a documentare il suo lavoro: “Mi hanno chiesto dov’è la “mgeni”, la straniera? Ho detto che era uscita a procurarsi un caricabatterie, ma non mi hanno creduto. Uno scenario possibile è quello di un’azione condotta da manovalanza locale, che conosce bene il territorio, è informata sul target ed esegue la missione, che poi passa l’ostaggio agli estremisti. Mentre i carabinieri del Ros guidati dal generale Pasquale Angelosanto sono stati delegati dal pubblico ministero Sergio Colaiocco a svolgere verifiche e rintracciare i testimoni del rapimento, l’intelligence sfrutta i contati locali. Obiettivo è fare più in fretta possibile per sottrarre l’ostaggio ai suoi aguzzini. Senza sottovalutare la possibilità che la giovane possa già essere stata trasferita oltre i confini.