Vietato non vincere contro Israele. Qualunque altro risultato sarebbe un disastro. Dopo la raffica di critiche e accuse, Gian Piero Ventura (“i ct sanno di dove ricevere critiche, l’importante e’ saper trarne qualcosa di costruttivo”) cambiera’ qualcosina, anche se per coerenza difficilmente abbandonera’ il suo amato 4-2-4 che tanti dubbi ha suscitato contro un avversario, la Spagna, dimostratosi assai piu’ forte sul campo. Ora non gli resta che fare nove punti contro Israele, Macedonia e l’Albania di Christian Panucci (proprio lui!) e conservare il secondo posto che garantisce agli azzurri la speranza di ottenere un posto per i Mondiali. Ventura, dopo la sconfitta del Bernabeu, ha detto che quella di Madrid era solo una tappa e che il “giro” continua. Era evidentemente una tappa di montagna, una montagna insormontabile, ma ora bisogna arrivare al traguardo cominciando col battere Israele. Collegandosi ai suoi vecchi discorsi, all’Italia tocchera’ -secondo il ct – andare assolutamente in Russia non per far tappezzeria e tornare a casa dopo tre partite, ma per sorprendere il mondo. Ci riuscira’? Dopo la vittoria di Haifa, all’andata, il panorama e’ cambiato per gli azzurri e per la squadra di Levy che c’impegno’ seriamente prima di cedere. Ora Israele ha inanellato tre sconfitte di fila: l’ultima partita l’ha persa in casa con la Macedonia di Pandev, che ha segnato il gol decisivo, mentre l’Italia e’ stata quasi umiliata in Spagna.