“Isoliamoci” è un isola sicura che affaccia sul golfo di Napoli. È il progetto sociale, stagionale, creato da due architetti partenopei, Paolo Di Martino e Barbara Visconti, che hanno disegnato un isola composta da pontili galleggianti, che offre spazi relax, a contatto diretto con il mare , in assoluta sicurezza. “ Isoliamoci… a Mappatella Beach ” – spiegano i due architetti- è uno sbocco sul mare, che dà la possibilità a tanti napoletani o turisti di poter vivere la città anche con i piedi a mollo”. L’idea nasce dalla combinazione di due necessità, la prima quella di riconsegnare il mare ai napoletani e la seconda quella di farlo in totale sicurezza, rispettando le distanze sociali imposte a causa del Covid- 19. “ Dopo questi due mesi di “quarantena”- dicono i due professionisti- si è rafforzata maggiormente la necessità di libertà e di vivere all’aria aperta, concetto che si sposa appieno con quello di vivere il mare. Così il nostro stare a casa ha ispirato il progetto, la nostra isola di relax, che dà la possibilità di godere del panorama potendosi fare il bagno in tutta sicurezza”. L’idea è semplice, si tratta di un pontile stagionale costituito con un sistema modulare di elementi galleggianti che consente un’accessibilità controllata e gestita in modo da creare flussi di utilizzo protetti e distinti, senza perdere il concetto di muoversi in piena libertà. “Abbiamo pensato – dicono gli architetti- di collocare l’approdo alla Rotonda Diaz, da cui si accede, in quanto luogo storico per antonomasia nella stagione estiva, con la sottostante spiaggia più conosciuta per i napoletani come: “ Mappatella beach”. Il sistema prosegue perimetrando la scogliera ed aprendosi da ambo i lati verso il mare con 12 pontili sui quali sono ancorate le zattere attrezzate, con circa 800 lettini, 400 ombrelloni e 300 scalette di accesso al mare, da cui godere del panorama mozzafiato, che la città ci offre”. “ Lungo i percorsi -spiegano ancora Visconti e Di Martino- sono previsti dei gazebo mobili adibiti a funzioni di accoglienza. Il pontile crea un importante landmark in grado di generare un notevole indotto economico in diversi settori a partire dai lavoratori stagionali fino alle attività commerciali e ricettive limitrofe. Il progetto ha un ottima fattibilità poiché non invasivo ed adattabile a diverse tipologie di costa in quanto i pontili assemblati vengono ancorati al fondo tramite corpi morti e possono facilmente essere rimossi”. I due professionisti, mettono a disposizione il progetto affinché l’amministrazione pubblica o un privato lo possa realizzare. Il mare è un bene democratico, è di tutti, riconsegniamolo ai suoi cittadini.