di SIMONA D’ALBORA
L’unica certezza delle primarie del Pd in Campania per decidere il prossimo candidato alla poltrona di Governatore della Regione è la guerra che si sono dichiarati due candidati: se Vincenzo De Luca accusa l’eurodeputato Andrea Cozzolino di essere un presenzialista delle campagne elettorali, il secondo rimanda indietro ogni accusa ricordando al sindaco di Salerno che “detto da uno che ha 61 anni e che si ricandida per l’ennesima volta è un po’ strano”. Poi rincara la dose aggiungendo che, alle scorse regionali, proprio De Luca ne è uscito sconfitto ed ha preferito la comoda poltrona di primo cittadino a quella di capo dell’opposizione.
Ieri sera Francesco Nicodemo, della Direzione del Pd, ha affidato il suo pensiero a un post: “Mi pare di capire che i competitor delle primarie campane hanno iniziato la competizione proprio con le migliori intenzioni. – scrive su Facebook – Faccio voto di silenzio, che è meglio”.
Poche righe per esprimere che la sua idea di primarie è un’altra e che la priorità è un candidato condiviso: “ Non mi sembra il clima ideale per creare un candidato che metta tutti d’accordo – dichiara – mi sembra invece che ci troviamo di fronte a una resa dei conti tra due pezzi del partito che danneggerà e avrà effetti devastanti su tutto il Pd. Noi andremo avanti in un’altra direzione per il bene dei cittadini, le primarie dovrebbero essere una competizione leale per decidere chi può rappresentare al meglio i programmi e gli indirizzi che riterremo più opportuni per il governo della Regione e non un campo di battaglia dove consumare le rese dei conti personali.”
Si, ma intanto la situazione è confusa e considerando che la campagna elettorale sarà poi lunga, non si corre il rischio di bruciare i possibili candidati nel tempo o, comunque, che si crei qualche altro pasticcio, come si creò alle primarie per le amministrative?
“Lezioni sulle primarie non me le può dare nessuno. Parto da un altro ragionamento: o si trova un terzo candidato che ha le capacità di sintesi dell’intero Pd e quelle di vincere oppure si può pensare ad altre soluzioni. Ma, ripeto, tenteremo fino all’ultimo di individuare la figura che meglio può interpretare le esigenze di tutti, per fare in modo che le primarie si svolgano nel clima più sereno e nei modi più leali”.
In direzione lei ha ragionato sulla possibilità di superare le primarie, cosa che non sembra sia piaciuta…
“In realtà, ho chiesto che prima di chiudere sulla data e sui candidati si chiudesse sui metodi e sulle modalità di svolgimento per evitare quello che è successo l’ultima volta, ripeto, io non contesto le primarie contesto il metodo e ho chiesto la più assoluta trasparenza.”
Come faranno gli elettori di centrosinistra a digerire l’alleanza con l’NCD?
“Io non credo che ci sia alcun problema in un momento in cui Sel a livello locale e in accordo con noi mentre a Roma ci accusa di qualsiasi cosa l’alleanza con NCD, che comunque esiste a livello nazionale, era una soluzione naturale, credo che gli elettori abbiano capito che il problema reale non è questo, del resto in passato hanno votato Mastella. Io credo che la vera alleanza il Pd la stringerà con i cittadini che ci daranno fiducia, la roba politicista non mi è mai piaciuta. Il Pd deve essere in grado di fare un’alleanza con i cittadini, poi il candidato avrà il sostegno nostro di chi vorrà appoggiarlo e delle liste civiche”
Parliamo dei programmi.
“Credo che la Fonderia sia stato un momento fondamentale per parlare delle scelte che faremo. Ritengo che possiamo considerarla un patrimonio comune della sinistra, sarebbe troppo semplice dire che abbiamo soluzioni in tasca. Ma sicuramente la nostra idea è stata quella di mettere insieme chi ha le soluzioni e i decisori per creare una sinergia. La Fonderia ha dimostrato di essere un luogo di innovazione dal quale trarre ispirazione per delineare il futuro della Campania”
Sanità, Trasporti e Rifiuti gli interventi più urgenti da fare.
“Sicuramente sono tre nodi che dovremo affrontare e siamo pronti. Sicuramente in questi anni ci sono stati sprechi enormi nel campo della sanità, bisognerà colpire sprechi e corruttele e allo stesso tempo migliorare la qualità e i servizi della sanità pubblica, così come abbiamo coscienza dei grossi ritardi sul sistema dei trasporti che vanno necessariamente modernizzati. Per quanto riguarda la spazzatura, non si è fatto nulla e non parlo solo di inceneritori. I comuni da noi amministrati hanno un ciclo dei rifiuti, ma non abbiamo nemmeno un compattatore. Ritengo che sia necessario occuparsi di questi problemi al più presto. Senza dimenticare che fino ad oggi è mancata una visione complessiva del futuro della Regione e una politica industriale incisiva per lo sviluppo della Campania.”
Il decreto Sblocca Italia ha suscitato diverse perplessità soprattutto per le scelte fatte su Bagnoli, dal commissariamento alla volontà di svincolarsi dal Prg, cosa risponde a chi lo contesta?
“Per 20 anni e devo ammettere anche per nostra responsabilità, non è stato fatto niente, noi abbiamo il dovere di restituire Bagnoli alla città, il decreto rappresenta un’occasione di sviluppo, dopo un’immobilità ventennale ed è sicuramente uno strumento che darà una sferzata di coraggio per riavviare una seria riqualificazione urbana. Bisogna considerare, inoltre, che questo è il primo e unico Governo che ha investito dei soldi per la riqualificazione della periferia ovest di Napoli.”
Parliamo di Napoli, tra un anno e mezzo si rivoterà per il sindaco e sappiamo come sono andate a finire le scorse primarie, in questi anni avete lavorato per evitare quello che è successo l’altra volta?
“C’è una presa di coscienza diversa, sappiamo che dobbiamo dimostrare qualcosa e cercare di costruire un’alternativa credibile e useremo lo strumento della Fonderia per trovare le energie e le idee migliori.
In questi anni spesso ci si è lamentati di un’opposizione assente o poco incisiva in Consiglio Comunale e di una città allo sbando anche per la vostra incapacità di contrastare l’azione dell’amministrazione comunale, come risponde a queste accuse?
“Sicuramente ritengo che il sindaco non andava contrastato con l’azione giudiziaria che alla fine gli ha permesso di recuperare consenso, dovevamo avere più coraggio in quella fase. Il disastro commesso da questa amministrazione comunale è sotto gli occhi di tutti, la città è peggiorata quasi sotto ogni aspetto, altre cose sono state recuperate come il lungomare della città. Ma siamo solo 4 consiglieri comunali del Pd e così l’opposizione non si può fare”.