DI SIMONA D’ALBORA
La partita si gioca tutta su Bagnoli, il gelo tra Renzi e De Magistris inizia proprio dall’area occidentale della città, dal 14 agosto scorso, quando il sindaco ed il premier firmarono un accordo proprio su Bagnoli. E poi il decreto Sblocca Italia che commissaria l’intera area esautorando i poteri dell’amministrazione comunale, la promessa, mancata, di essere proprio lì il 7 novembre, per dare sostegno alle azioni che il Governo intendeva mettere in atto per il suo rilancio. E ancora l’ultima visita in Campania, quell’incontro con Gianni Lettieri, capo dell’opposizione al comune di Napoli, all’Atitech, suonato come uno schiaffo. E, infine, il nuovo sequestro dell’area ex Italsider da parte della magistratura, che, di fatto, affida al ministero dell’Ambiente la bonifica dei terreni inquinati . La risposta di De Magistris non si è fatta attendere: in una lettera di cinque pagine, il sindaco accusa Renzi di avere tradito la città e rompe l’accordo firmato proprio alla vigilia di ferragosto: “Il sindaco sta irresponsabilmente isolando sempre più la città – dichiara Gianni Lettieri – sia sotto il profilo amministrativo sia sotto quello politico, ormai non dialoga più con nessuno. Il governo Renzi, ha affrontato la questione di Bagnoli e ha individuato soluzioni che in vent’anni nessuna amministrazione comunale aveva proposto. De Magistris, anziché riempire cinque fogli di bugie e insulti indirizzati al presidente del Consiglio, avrebbe fatto meglio ad inviare un telegramma chiedendo scusa per aver fatto fallire Bagnoli Futura e invitando il Governo ad identificare il commissario quanto prima. L’unico a disattendere sempre gli impegni è De Magistris, che è e resta ad oggi il principale nemico per lo sviluppo di Napoli”. “Non dimentichiamo che è stato lui – continua – a volere la ricapitalizzazione facendo entrare nella società immobili di proprietà del comune finiti alla mercè dei creditori, operazione assurda che denunciai in consiglio comunale, sostenere che Bagnoli Futura non era più lo strumento in grado di attuare la trasformazione urbana ci fa comprendere lo stato confusionale in cui si trova De Magistris.”
Non c’è che dire, una settimana difficile che inizia proprio con il sequestro e le accuse del sindaco a Renzi.
“Il nuovo sequestro, operato dalla magistratura penale, dei terreni di Bagnoli è frutto della cattiva gestione del processo di riqualificazione degli ultimi anni e non c’entra niente con il decreto del Governo Renzi, che invece si è reso necessario dopo il fallimento della società Bagnoli Futura causato da questa amministrazione. Insomma, De Magistris la smetta di provare a scaricare su altri responsabilità che sono solo ed esclusivamente sue e di cui deve rispondere davanti alla città”.
Cosa pensa della norma su Bagnoli del decreto Sblocca Italia?
“La strada individuata dal decreto è l’unica in grado di garantire la riqualificazione e il rilancio della zona occidentale di Napoli, che da grande opportunità è diventata il simbolo di un colossale fallimento. Allo stato delle cose mi sembra la soluzione più adatta perché bisogna evitare che gli utili derivanti dalla vendita dei suoli vadano esclusivamente a soggetti privati. Viceversa il Comune potrebbe effettuare direttamente gli investimenti e vendere gli immobili finiti. In questo modo i fondi ottenuti resterebbero al territorio. A conti fatti, a fronte di una spesa complessiva di un miliardo, si prevedono ricavi che oscillano tra 1,6 e 1,8 miliardi. Significa che nelle casse dell’amministrazione entrerebbe un tesoretto pari a 600-800 milioni.
Una cosa è certa: dobbiamo inserire Bagnoli in un circuito più ampio di sviluppo. Il Comune di Napoli è forse l’unico ente italiano ed europeo ad essere proprietario di oltre 4 milioni di metri quadrati in un’area da riqualificare pari a quasi 7,5 milioni di metri quadrati. Una superficie immensa che può cambiare il volto della città, oggi in profonda sofferenza e da cui purtroppo si fugge. Lo dimostra il fatto che i residenti sono ormai poco più di 800mila. Da un lato, infatti, sempre più famiglie e giovani coppie sono costrette a trasferirsi nei comuni della provincia perché i costi degli appartamenti sono proibitivi e dall’altro in tanti si spostano nel resto del Paese o all’estero alla ricerca di benessere e sicurezza. Del resto, nel mio programma prevedevo già il commissariamento di Bagnoli da dare in capo al sindaco, ma la scelta presa nel decreto dimostra che questo Governo non si fida di De Magistris. Del resto stesso lui si è dimostrato inaffidabile, com’è possibile che per lui non esiste nessuno all’altezza, siamo tutti inadeguati? Né Napolitano, né Renzi, al quale per un anno e mezzo si era affidato e poi all’improvviso diventa traditore, nemmeno Cantone.”
In una dichiarazione il sindaco ha detto che l’incontro Caldoro-Renzi -Letta sancisce l’esistenza di un Nazareno napoletano, di cosa avete parlato nel vostro incontro?
“Nessun discorso politico, abbiamo parlato di argomenti inerenti all’attività industriale, il premier era in visita all’Atitech, un vero centro di eccellenza del quale sono il presidente”
Da più parti sono state mosse critiche allo spessore della maggioranza, ma anche dell’opposizione
“ Non credo le cose stiano così, è vero che il sindaco riesce sempre a raggiungere una maggioranza risicata, ma fino ad oggi noi abbiamo fatto il nostro, forse i componenti delle altre opposizioni, ma posso dire che in questo momento non c’è mai stata un’opposizione più compatta. È questa legge elettorale che rende difficile far cadere il sindaco.”
Si ricandiderà?
“Posso solo dirle che io non mollo, non mi rassegno al declino della città, non rimango in tribuna, mi rimboccherò le mani per risolvere i problemi di questa città”.