DI LAURA BERCIOUX
Mediterraneo: cimitero degli emigrati che arrivano a migliaia sulle coste della Sicilia e della Calabria. Aumentano i morti, aumentano “quelli che spariscono”, aumenta il malaffare degli scafisti e arriva il bel tempo. Oramai non si contano più le persone che scappano dai paesi devastati dal terrorismo, dalla guerra e dal genocidio. Si continua nell’indifferenza europea che oggi ha fatto andare su tutte le furie il Ministro Gentiloni presente in Campidoglio per i 40 anni di Amnesty International Italia “L’Unione Europea è una super potenza e non è credibile che possa destinare appena 3 milioni di euro al mese, una cifra imbarazzante, per il monitoraggio e salvataggio in mare dei migranti. E’ assolutamente inaccettabile che, problemi di evidente dimensione europea, possano avere soluzione solamente italiana (fonte adnkronos). Ieri, a Palermo,14 arresti per una cronaca sanguinaria: uno sbarco di emigranti che hanno buttato in mare i propri simili perché “cristiani”: gli imputati sono di origine africana e i testimoni hanno raccontato di scene agghiaccianti, sanguinarie. Oramai vige la legge della Giungla. Anche l’ONU ha tuonato dagli Stati Uniti ricordando, per gli ultimi avvenimenti degli sbarchi sanguinari, l’allarme preventivo che era stato dato dalle nazioni Unite lo scorso dicembre, in occasione del cambio di consegne tra l’operazione italiana Mare Nostrum e quella gestita dall’europea Frontex (Triton) che utilizza un numero molto minore di uomini e mezzi per pattugliare le acque del Mediterraneo centrale. Oggi incontriamo il Sindaco Orlando, che un mese fa ha organizzato un convegno dal titolo Iosonopersona che abbiamo seguito con attenzione. La proposta di Orlando ha prodotto la Carta di Palermo per l’abolizione del permesso di soggiorno.
Sindaco Orlando, l’emorragia emigrati, i morti, le speculazioni, l’Europa distante dal problema solo italiani e la sua Carta di Palermo. Ci troviamo di fronte a una “deportazione”?
“Io credo che bisogna cambiare completamente il modo di affrontare il tema, che ormai è ordinario. Bisogna uscire fuori dalla logica che sia un’emergenza, che si definisce con la parola “migrazione”, perché la migrazione denota sempre un’emergenza ed evoca quindi una sofferenza. Bisogna parlare di mobilità! Lo vogliamo capire che la mobilità è un diritto umano inviolabile? E vogliamo comprendere una buona volta che nel mondo le persone si spostano e hanno diritto a farlo? Avendo diritto di decidere dove vivere o morire in un luogo diverso dove sono nati? Noi oggi parliamo soltanto di emergenza mediterranea, ma è la punta dell’iceberg. E’ un fenomeno strutturale che non si può affrontare con i sistemi tradizionali”.
Cioè?
“Se devi salvare un bagnante che sta annegando basta un bagnino, se sta affondando una nave non puoi mandarci 10 bagnini. Questo è il tema di fondo. Bisogna rendersi conto che la Carta di Palermo, prima espressione di questa nuova sensibilità nel mondo, ha ritenuto necessario lanciare l’abolizione del permesso di soggiorno e dei visti, non dei passaporti. Ma i visti e i permessi di soggiorno creano quell’imbuto proibizionista che genera criminalità. Il proibizionismo speculava sull’alcool, il proibizionismo del permesso di soggiorno specula sulle vita umane. Parliamo soltanto del Mediterraneo? Di questa piccola parte di un fenomeno mondiale? Decine, centinaia, migliaia di persone, attraversano il deserto: Sahara, Subsahara, piuttosto che passare per luoghi impervi come la Siria, l’Etiopia: raggiungono finalmente le coste, quelli che ci riescono, e pagano i criminali scafisti per il trasporto nel Mediterraneo. Pagano per farsi ammazzare o per assistere all’omicidio o alla violenza dei loro cari, fino ad arrivare in Sicilia, che li accoglie benissimo. Noi abbiamo un’organizzazione nei porti e nei centri di prima accoglienza, assolutamente efficiente con grande collaborazione istituzionale, senza fenomeni di razzismo, senza nessun fenomeno negativo: quasi un contrasto tra le efficienza dell’organizzazione che li accoglie e la loro disperazione e gli egoismi europei. Ma superata la prima fase, poi vengono assegnati in centri di accoglienza stabile in diversi centri del Paese, realizzando il completamento di un disegno che diventa un disegno oggettivamente criminogeno. Hai attraversato, hai pagato, hai finanziato, ti sei fatto ammazzare, vieni poi trasferito in centri di assistenza stabile che spesso sono luoghi di malaffare e di speculazione, dopo 1 anno e mezzo, l’85%-90% di coloro che hanno vissuto questa odissea, hanno il rinascimento che possono stare in Europa in base alla normativa europea. Abbiamo costruito in maniera sistematica il crimine, la speculazione e il delitto. Ecco perché io credo che sia un controsenso affrontare il fenomeno in questo modo, perché negli altri Paesi, dopo che sono stati in Italia, i arrivano sostanzialmente e non creano problemi, come in Germania e in Francia. La parte più penosa viene vissuta prima che arrivino lì e tutto questo avviene per colpa del permesso di soggiorno! Io non darei 3.000 dollari a uno scafista dopo aver attraversato il deserto o per farmi ammazzare, viaggerei in business con la mia famiglia, atterrando a Berlino, ad Amburgo o a Roma”.
“Continuiamo ancora con questa logica di monetizzazione di un fenomeno che invece è strutturale. Vogliamo pensare di salvare i naufraghi mandando i bagnini? Vogliamo pensare di fermare un movimento che è inarrestabile? L’Europa continua a praticare un atteggiamento assolutamente inadeguato al fenomeno. Il fenomeno è un altro. Non siamo di fronte a un’emergenza, non è temporanea. Questi che si spostano perché esercitano un diritto inviolabile dell’uomo: non morire dove sono nati”.
Cosa si dovrebbe fare?
“Basterebbe istituire in tutti i porti e aeroporti europei, un ufficio di accoglienza degli aventi diritto all’asilo eliminando il permesso di soggiorno perché il permesso impedisce, a chi vuol partire, di farlo. Basterebbe che l’ufficio preposto e situato in ogni città europea, che verificasse gli aventi diritto e, in questo modo, si potrebbe diluire il carico attuale. Se in ufficio arrivano 100 persone da controllare, si può fare e così si realizzerebbe l’obiettivo di rendere europeo il tema di accoglienza, si potrebbe controllare meglio la criminalità ma permettere alle persone oneste di poter partire”
La Sicilia è poco distante dalle coste libiche, il terrorismo in Italia è alle porte. La Sicilia è una terra fragile?
“Oggi tutta la capacità criminogena viene caricata sulla Sicilia e sull’Italia, una volta ultimato il percorso vanno nelle diverse città europee tranquillamente. Il tema di fondo è: è vero che è molto fragile ma dove la trovate una regione nel mondo, che accoglie migliaia di persone senza un atto di intolleranza o discriminazione? Può l’Europa approfittare di questo fatto?”
Sindaco e la Sua Carta di Palermo?
“Sostengo da 10 anni l’abolizione del permesso di soggiorno. Quando lanciai la proposta per la prima volta, i miei amici, anche quelli progressisti, mi invitavano a fare comizi in Germania e mi dicevano “Sì… ma non farlo in campagna elettorale. Si perdono voti”. L’ultimo incontro che ho fatto a Norimberga in germani ai Rotary Club che non sono esattamente guevaristi o rivoluzionari, ho avuto parecchie interruzioni con applausi e stand ovation alla fine. Ho la sensazione che si sta cominciando a capire che la mobilità è un diritto. Chi è che non lo capisce? Alcuni politici miopi che pensano che se sostengono queste tesi si perdono voti. Intanto ma io me ne frego se si perdono voti. Se la politica non è capace di fare una proposta, rischia, ovviamente, di essere condizionata dalla domanda. E se sei condizionato dalla domanda fai la fine di Ponzio Pilato. Io non voglio fare la fine di Ponzio Pilato: preferisco perdere le elezioni “.
Sindaco, un commento sulla candidata a 45° Presidente degli Stati Uniti d’America, la prima donna presidente: Hillary Clinton. Vi lega una lunga amicizia.
“Abbiamo avuto uno scambio di mail. Io spero che lo sia, mi sembra che sia la persona capace di coniugare concretezza e visione politica. D’altra parte nelle mail che ho spedito, ho parlato di “wonderfull leadership”
E cosa ha risposto?.(Il Sindaco ride…)
“Ha risposto… “a presto!”.