DI FAUSTA TESTAJ’
Barbara Tabita, sei la madrina di questa XIIesima Edizione dell’OFF12, nata purtroppo sotto l’ala del Covid-19, quando ti hanno proposto quest’importante ruolo hai accettato subito o essendo madre di una bimba piccola hai avuto delle perplessità?
R: Non li ho fatti neanche finire di parlare perchè io sono di Augusta e per me fare la madrina a casa ha un valore doppio anzi con il covid triplo.
- Essendo mamma da poco pensavo avessi paura del contagio
R: No, bisogna essere intelligenti ,noi pecchiamo spesso di superbia, la malattia c’è ma basta avere grande cura per la salute nostra e per quella degli altri indossando la mascherina, lavandoci spesso le mani, mantenendo le distanze ma senza bloccare un Paese.
- Tu sei una bravissima attrice sia comica che drammatica, ricordo la tua splendida interpretazione nel film di Cuccia “LO SCAMBIO”
R: Pensa che quando mi ha chiamata per farlo gli ho detto:” io sono B. Tabita sei sicuro?” E la casting mi ha risposto :” Si col regista abbiamo pensato che tu hai degli occhi tristi”e questa cosa mi ha onorata loro sono andati oltre ed è stata una bellissima esperienza interpretare questo ruolo stupendo che auguro a tutti nella vita.
- Tu sei conosciuta dal grande pubblico per le tue interpretazioni in film comici come:” Il 7el’8”di Ficarra e Picone, “Io e Marrilyn” e “Ti amo in tutte le lingue del Mondo” di Pieraccioni, “La mafia uccide solo d’Estate” di Pif, “Hovisto le stelle”di V. Salemme, “Natale al Sud”con M. Boldi,”Belli di papà” con D. Abadantuomo.
R: Si,perchè in Italia funziona così, dipende anche dal fisc du role, sono alta, dall’aspetto mediterraneo, tratti molto decisi, questa fascinazione viene usata sempre nelle commedie, però ho dovuto lottare per avere il mio posto da comica perchè bella e comica non funziona neanche ed io sono riuscita a fare bella che fa ridere e ho scoperto che so fare anche piangere. I comici in realtà secondo me hanno un animo che può raccontare tante tragedie.
- Hai lavorato con tutti i migliori registi ed attori comici qual’è una caratteristica che ti è rimasta impressa di ognuno di loro?
R: Beh! Non saprei dirti perchè dopo tanti film fatti insieme io con loro ho un rapporto di grande amicizia posso solo dire che il mio maestro rimane Albertazzi
- Tu hai debuttato con lui al T. Greco di Taormina nel 1997
R: Si e la cosa che mi scioccava di lui era la sua naturalezza in scena,tra dietro le quinte e il palco non c’era differenza tu dicevi :” aspetta ma sta parlando con me o sta recitando”era molto naturale e moderno, più moderno di noi giovani, lui era un maestro e quella naturalezza io me l’ha sono portata dietro e l’ho usata per potermi avvicinare al cinema, molte volte quando passi dal palcoscenico al set cinematografico stridi perchè sembri un pò finto, Albertazzi mi ha insegnato a non esserlo e poi V. Salemme con il quale ho lavorato nel mio II film:“Ho visto le stelle”, lui neanche lo sa, ma mi ha insegnato il tempo comico, durante il provino mi disse :” tu lo senti che quando parliamo c’è un tempo sotto, non lo devi perdere mai, te lo devi tenere sempre, quando parli, quando cammini” e mi rimase impresso.
- Tu riesci a passare con naturalezza dal cinema al teatro hai fatto mille ruoli che neanche ricordo tutti.
R: Neanche io,non per peccare di superbia ma io ho 45 anni e faccio questo mestiere da 26 che è tanto, non ho mai fatto differenza tra teatro, cinema drammatico, commedia, tv, ho fatto sempre tutto con la stessa serietà e passione.
- Qual’è la fiction da te interpretata alla quale sei più affezionata e perchè?
R: Sicuramente Montalbano :”IL gioco delle tre carte” perchè essendo venduta in tutto il Pianeta mi è capitato di essere riconosciuta dall’altra parte del Mondo per questa interpretazione e poi :” I Cesaroni” perchè alzarsi tutti i giorni, per un anno intero, alle 5,30 del mattino per andare sul set fino alle 19,30 come un soldatino con tante scene comiche è stata una grande palestra e poi in qualche modo mi ha consacrata anche al pubblico romano malgrado facevo l’anti e l’anti al pubblico non piace tanto perchè ho scoperto che quando un proggetto ha successo le persone non fanno differenza tra l’attore ed il personaggio.
- Credo che infatti bisognerebbe differenziare i ruoli come fanno all’Estero
R: Non è facile perchè non sempre ti fanno differenziare in Italia, all’Estero un attore ha più opportunità può tranquillamente fare teatro e cinema off e poi passare ai teatri Stabili o al cinema Internazionale.
- Noi dobbiamo essere contenti che Montalbano che non parla nè di mafia nè di camorra è stato venduto nel Mondo
R: anche se ormai, fortunatamente, sono molti i prodotti venduti all’Estero, vedi :” L’Amica Geniale” creata da S. Costanzo, trasposizione dei romanzi di E. Ferrante, un prodotto molto bello.
- Tu hai inziato al T. Stabile di Catania
R: si è per me è un orgoglio, lo Stabile è proprio la casa.
- Eri con G. Di Martino?
R: No, io ero con R. Bernardi l’anno dopo di Di Martino
- Tu quando pensi di avere svoltato?
R: Io non ho mai avuto questa sensazione ancora oggi arrivo in punta di piedi e nei posti chiedo permesso.
- Anche se ti potresti permettere di arrivare a testa alta
R: A testa alta ci sono arrivata sin dal primo giorno perchè io sono ben costruita come essere umano, io ho sempre avuto la sicurezza di me Barbara, certo con tutte le fragilità del caso magari non ero brava a fare una determinata cosa e dicevo :” io non l’ho so fare aiutatemi” però arrivava una donna sicura di se non interessata a nessun tipo di mezzuccio infatti malgrado il mio aspetto gradevole non mi è mai capitato niente
- Sperando che questo covid-19 finisca tu avevi già qualche nuovo progetto sotto mano quando è scoppiato?
R: No io stavo per uscire dalla maternità perchè ho una bimba neonata, in realtà avevo le valige pronte per tornare a Roma e ricominciare la mia vita con tutti i progetti perchè io scrivo anche tante cose ed invece il covid ha prolungato le mie vacanze siciliane.