Dopo il mago del brivido D. Argento quest’anno Etna Comics ha consegnato il :”PREMIO SPECIALE ALLA CARRIERA” al Palermitano Aldo Baglio, unico membro siculo del Trio Aldo, Giovanni e Giacomo.
- Lei, con Giacomo e Giovanni, negli ultimi lavori teatrali avete collaborato con Arturo Brachetti che ha siglato la regia di molti vostri spettacoli come: Ammutta a mudica, amplagghet, The Best of Aldo Giovanni e Giacomo, nell’ambito cinematografico avete spesso collaborato con Morgan Bertacca vedo che tendete a collaborare con le stesse persone, squadra vincente non si cambia?
R: Ha detto bene, alla fine ti prendi quelli che ti hanno sempre accompagnato nel teatro come A.Brachetti. Ci ha sempre dato un supporto aggiuntivo. Perchè cambiarlo se il rapporto funziona. Poi, probabilmente, se ti capita nella vita di vedere uno che ti piace particolarmente, si può anche andare in un’altra direzione.
- Silvana Fallisi, sua moglie, recita con voi nel Trio, prima vi recitava Marina Massironi: che difficoltà ha un’attrice ad inserirsi nel vostro meccanismo comico perfetto?
R: Secondo me è difficile inserirsi con noi perchè forse siamo un pochettino troppo proiettati su noi stessi. In realtà dovremmo fare un passo indietro ed accogliere di più. Io sono per allargare sempre un pò la famiglia, fare entrare sempre più gente, essere sempre meno noi tre, essere sempre più una compagnia di persone. Questa è una cosa che penso da un pò di tempo: mi piacerebbe collaborare anche con altri perchè, secondo me, qualsiasi persona ha da darti qualcosa. Per cui il fatto di essere un pò chiusi non è una cosa che mi fa piacere.
- Questo ultimo vostro film”Fuga da Reuma Park” è più surreale e fumettistico degli altri
R: Si, è girato diversamente, in modo forse un pò più televisivo, è meno scritto ed è basato più su una comicità più andante, più libera. Ci ha divertito ma l’abbiamo pagata: è il film che ha avuto meno incasso in assoluto, il pubblico non ci ha perdonato.
- Non sarà che ha incassato meno perchè in questo film puntate il dito sulla terza età e di solito l’ironia fatta sugli anziani è difficile che attecchisca.
R: Non ne ho proprio idea, possono essere tanti i motivi, ad esesempio com’era girato o come dice lei la storia dei vecchietti , perchè non vogliono vedere questa roba qui triste… Può essere tutto.
- Quando scrivete uno sketch teatrale o una sceneggiatura cinematografica, c’è qqualcuno che vuole sempre prevalere su un altro?
R: Non siamo solo in 3 a scrivere quando scriviamo, ci sono sempre dei collaboratori che forse a volte lavorano più di noi sulle idee. Poi magari diciamo:” No, questa cosa qui non la voglio fare così..”.
- Nelle vostre sceneggiature quanto influite voi e quanto influisce lo sceneggiatore
R: Gli sceneggiatori siamo sempre noi, eh! Perchè abbiamo però scritto molte sceneggiature con Valerio Bariletti e Morgan Berttacca. Chiaramente loro hanno una responsabilità più grossa nei confronti del nostro impresario, sono loro che devono arrivare alla fine a tirare fuori qualcosa. Per questo Bariletti e Berttacca si meritano un plauso particolare. Poi noi inventiamo, ci mettiamo lì, improvvisiamo tante cose che funzionano. Ma loro sono sempre lì a scrivere ed a stare attenti: c’è una collaborazione piena.
- Lei è anche pittore, quest’anno ha fatto a Milano la sua seconda mostra. Tutto il ricavato in beneficenza. Ma che tipo di quadri fa? Ritratti, paesaggi…
R: Non volevo dirlo ,ma io mi chiudo in una stanza, ho le mie carte colorate, i miei gessi, le pastrocchie ecc… è un pò come quando faccio la meditazione camminando, le due cose sono diverse ma in qualche modo hanno delle cose in comune. Quella, ad esempio, di farmi estraneare da tutte le cose che stanno attorno a me. Sto tantissime ore a dipingere, dimentico anche di mangiare. E’ una passione che mi prende pienamente e mi fa bene.
- Quest’anno avete festeggiato i 25 anni di carriera con una lunga tournèe teatrale in Italia ed all’Estero. Poi c’è stata l’uscita con Mondadori del vostro libro:”tre uomini e una vita”. A Natale è uscito il vostro ultimo film:”fuga da Reuma Park” avete già qualche proggetto futuro?
R: Si,certo, c’è sempre in cantiere qualcosa ci siamo presi un fermo biologico e poi ci stiamo preparando per fare una cosa assieme sperando che questa cosa porti a sperimentare ancora di più a divertirci per chè questo mestiere lo si fa per divertirsi.