di SIMONA D’ALBORA
Il presidente e il delegato al Mezzogiorno dell’Anci, Piero Fassino e Antonio Decaro, hanno inviato una lettera al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio e al ministro dell’Interno, Angelino Alfano per esprimere “grande preoccupazione per le difficoltà emerse nella fase attuativa degli interventi del programma di servizi di Cura per infanzia e anziani non autosufficienti” e chiedere “un incontro urgente per valutare gli interventi da intraprendere, per accelerare la fase di attuazione dei piani approvati, nonché individuare tutte le misure di semplificazione delle procedure che si valutino utili”.
Una preoccupazione alimentata dal rischio che le risorse indispensabili per consentire ai comuni di continuare ad erogare quei servizi minimi di welfare, che sono alla base dei diritti fondamentali della cittadinanza, possano essere tagliati
La vicenda “riguarda i 730 milioni di euro, assegnati al ministero dell’Interno quale autorità di gestione del programma da destinare al potenziamento dei servizi nelle quattro Regioni convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), uniche risorse stanziate direttamente a favore dei comuni.” A fronte di una prima ripartizione di risorse effettuata (190 piani per l’infanzia e 170 per servizi agli anziani non autosufficienti approvati) e di una seconda tranche rispetto alla quale sono state pubblicate le linee guida per l’accesso ai fondi, gli esponenti dell’Anci lanciano l’allarme “a causa della lentezza del laborioso iter di approvazione dei piani in corso da due anni, degli oneri e degli adempimenti previsti per la certificazione della spesa, della complessita’ degli indirizzi espressi nelle linee guida e delle difficolta’ di rispettare le modalita’ di rendicontazione senza adeguato supporto tecnico”.