Graded, azienda partenopea attiva da 60 anni nel mercato della progettazione, realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia ad alta efficienza, a caccia di giovani talenti da valorizzare. Domani, giovedì 9 maggio, la società guidata da Vito Grassi, presidente di Unione Industriali Napoli e Confindustria Campania, sarà presente al Career Day organizzato dalla Scuola Politecnica e delle Scienze di Base – UNINA Federico II. L’appuntamento è dalle ore 11.30 alle 13.30: dopo una rapida presentazione aziendale, spazio ai contatti informali con gli studenti cui faranno seguito colloqui individuali. Graded è una delle 99 aziende presenti sul portale jobservice.unina.it, il nuovo canale dell’Ateneo dedicato al mondo del lavoro per avvicinare gli studenti federiciani alle aziende e viceversa.
Oltre 2.000 opportunità di contatto già stabilite, attraverso un portale dedicato, con laureandi e laureati in discipline tecnico-scientifiche pronti a condividere i propri profili e le proprie ambizioni con circa 200 manager di linea o HR aziendali. Undici i Dipartimenti universitari coinvolti nelle azioni di networking. Questi i numeri preliminari del primo evento del ciclo “La Scuola incontra le Imprese”, organizzato dalla Scuola Politecnica e delle Scienze di Base nell’ambito del processo di riorganizzazione e potenziamento delle funzioni di “placement” offerte agli studenti, ai laureati ed ai propri “stakeholders” dall’Ateneo Federico II.
“Con Industria 4.0 cambia anche il mondo del lavoro e, di conseguenza, le competenze e le abilità ricercate. Nel prossimo futuro, secondo un recente studio dell’Unione europea, 9 lavori su 10 richiederanno skill specialistiche e digitali – dice Vito Grassi, amministratore unico di Graded -. La nostra azienda continua a puntare su risorse giovani e di talento, altamente qualificate, capaci di contribuire a delineare nuovi scenari. I nativi digitali rappresentano una fonte di stimolo per lo sviluppo e l’innovazione delle aziende perché sono capaci di adattarsi facilmente al contesto lavorativo e non hanno paura di trasformazioni e transizioni. I giovano talenti hanno solo bisogno di un ambiente che creda nelle loro potenzialità, in cui possano esprimersi e riuscire a portare innovazione”.