L’Operazione Mare Nostrum “è senza dubbio un’operazione a tempo. E il governo ha ben chiaro che l’Europa dovrà fare la sua parte”. Lo ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti, rispondendo oggi al question time alla Camera all’interrogazione della Lega Nord. “Il governo ha richiesto ai ministri dell’unione europea e del Portogallo – ha aggiunto la Pinotti – un maggiore coinvolgimento e un forte impegno per sostenere questa azione di solidarietà”. “Mare nostrum non può essere nostrum e basta – ha sottolineato la ministra – e se l’Europa ha un cuore deve capire che è lì che si gioca l’umanità”. “Posizione – ha annunciato – che sarà ulteriormente rafforzata durante il semestre di presidenza italiana dell’Ue”.
Dall’inizio dell’operazione Mare nostrum (18 ottobre 2013) sono stati soccorsi 27.790 migranti e sono stati arrestati e denunciati all’autorità giudiziaria 207 scafisti. Per quanto riguarda gli oneri dell’operazione Mare nostrum “poiché non sono intervenuti interventi normativi di finanziamenti ad hoc – ha spigeato la Pinotti – le spese sono coperte al momento con le ordinarie disponibilità di bilancio del ministero difesa”. Dall’inizio dell’operazione ad oggi per il sioccorso dei migranti sono state sostenute spese pari a 9,3 milioni di euro al mese, di cui circa 7 milioni per il funzionamento e la manutenzione di mezzi e il rimanente per le indennità del personale.