Salve , mi chiamo Teresa. Sono per casa e mi guardo intorno.
Ho sbagliato qualcosa. Ma cosa? Giorni fa è successo…
Ero in cucina alle prese con il tacchino fumante.
– Ma è inutile. Tu non sei capace di cucinare. Ma cosa cucini a fare? – dice – Piero, il tacchino non mi piace. E tu me lo proponi ancora!
La finestra era aperta: gli alberi sembrano ascoltare quelle parole di Piero e sono silenziosi, come se avessero intuito la sofferenza. Il disprezzo sulla cucina non ha paragoni.
Io sono una donna che lavora in un ufficio. Non dico quale perché possono riconoscermi. Recito la parte della donna felice e senza drammi…
Il dramma ma poi non è un dramma…mi piace cucinare seguendo la dieta mediterranea.
La dieta mediterranea è quella raccomandata dai vari nutrizionisti. Non piace a Piero. Piero vuole mangiare bene. E’ esigente. A volte mi chiedo che cosa sia la vita?
E’ sempre nutrirsi, riposare e svegliarsi? Un giro di boa…è come camminare sulle ortiche, dopo uno scroscio di pioggia. E questa sera, scrivo, leggo. Smetto. Riprendo a leggere perché voglio leggere…il tempo è tiranno con me.
E’ come se vivessi l’ultima aurora, ogni giorno. Ma cosa è il mio tempo?
A volte le parole sembrano infinite, nessuno le cerca, non sanno definire la loro essenza. Forse seguirò delle ricette su internet. Forse vedrò qualche video sui social.
Ci proverò. Chissà. Domani sera ho i miei nipoti a cena.
Cucinerò il risotto e poi il pollo al forno. La realtà è forse un non senso. Dovrò organizzarmi. Cosa succederà?
Cari lettori, in un nuovo mondo, ve lo dirò.
Rosa Mannetta