In queste ore nel nostro Paese esiste una certa preoccupazione. Il ministro Speranza ha detto: “Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su AstraZeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’Agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione”.
Il 15 marzo c.m. il vaccino AstraZeneca è stato bloccato in vari Paesi europei. La comunicazione di questa decisione ha avuto risvolti diversi: in Germania, si è espresso il ministro della salute, in Spagna vi è stata una conferenza stampa della ministra Darias e in Francia, il presidente Macron, ha parlato direttamente alla nazione. Cosa è successo in Italia? In Italia si è realizzata solo una comunicazione scritta dell’Aifa. In pratica, si è scelta la linea del silenzio, una linea seguita dal premier Draghi. Nel giro di poche ore si è seminato il panico tra chi attendeva il turno nei vari centri vaccinali e tra chi aveva ricevuto la dose di vaccino. E non solo…anche tra chi lo avrebbe dovuto fare i giorni successivi. Sconcerto per i casi di morte che si sono verificati. E’ sorta la psicosi sul vaccino e sui vari effetti collaterali che devono essere accertati. Lo scenario è delicato. Ci troviamo in piena pandemia, con la crescita dei contagi, con le strutture ospedaliere al collasso. Il piano vaccinale deve proseguire e va potenziato. E’ la via per contenere il Covid. Occorre essere fiduciosi. Tiziano Terzani scriveva: “Facciamo quello che è giusto”.
Rosa Mannetta