Sara vaga nella notte…cammina in un sentiero scuro. Desidera dimenticare la delusione con Enzo. Ieri gli ha fatto una sorpresa e lo ha trovato seminudo con Claudia.
“Ma perché…non me lo potevate dire che stavate insieme? Perché questi silenzi? Perché mi avete nascosto tutto? E devo scoprire cosi? Ma siete due dannati…”.
“Ma no…è solo un’avventura. Claudia non mi serve. Io amo te. Ti amo…”.
“Enzo, mi prendi per il….? Che amore è questo? Tu mi ami? Ma vuoi scherzare…”, risponde Sara in quella scena da film, come in un film.
Claudia poi, dice: “La colpa è mia. Ho provocato Enzo. Mi sono divertita a farlo spogliare su questo divano…non è successo nulla. E’ un imbranato. Non sa toccare bene una donna. E’ un adolescente al primo appuntamento. Tienitelo. Io me ne vado”.
Claudia era andata via.
“Ora la sbagliata sono io. Ho scoperto tu e lei, svestiti…ti definisce un buono a nulla…e dovrei rimanere con te?”, grida Sara.
“Senti, facciamo finta che non sia accaduto nulla. Riamiamoci…”, le risponde Enzo.
Sara era scappata senza parlare.
Questo era successo il giorno prima. Ora è notte. Sara nella notte cerca un senso alla vita.
“Un caffè ristretto, per favore”, bofonchia Sara. Una notte senza dormire e un buon caffè l’avrebbe tirata su.
“Mi scusi…le ho fatto male?”.
Lei si gira e degli occhi pervinca, la assalgono con educazione. Il tipo si è scusato. La notte è eterna e porta fortuna…ha incontrato il tipo bello…
Rosa Mannetta