“Quella in corso non è l’iniziativa dell’autotrasporto, non ne interpreta le esigenze e non ne condivide gli obiettivi, soprattutto non ne rappresenta il carattere sinceramente democratico”. Lo afferma Assotir rispetto alla protesta del movimento dei “Forconi” che ha provocato disagi in tutta Italia con presidi blocchi autostradali e ferroviari e qualche scontro con le forze dell’ordine. “Ogni manifestazione si deve svolgere nella legalità” ha detto il neosegretario del Pd Matteo Renzi. “Le proteste in Italia sono legittime se rispettano le leggi. Noi impediremo che vengano violate e faremo valere la forza dello Stato” sottolinea il ministro dell’Interno Angelino Alfano a chiarire l’atteggiamento nei confronti dei manifestanti che si sono dati appuntamento per mercoledì a Roma in concomitanza con il voto di fiducia al governo che intendono mandare a casa. I manifestanti hanno preso di mira anche le assemblee regionali. Per un lancio di petardi di fronte alla regione Lazio sono stati fermate undici persone, mentre a Torino dove si sono registrati scontri con le forze dell’ordine, alcuni manifestanti hanno anche tentato di forzare l’ingresso della Giunta regionale piemontese. Ma la protesta ha provocato disagi soprattutto alla circolazione con gravi ripercussioni sulla linea ferroviaria Genova-Ventimiglia mentre la circolazione sul nodo ferroviario del capoluogo ligure è stata paralizzata per ore. I manifestanti rappresentano un blocco di associazioni anti tasse che minacciano uno sciopero a oltranza nel caso in cui nelle prossime ore il governo Letta ottenesse la fiducia in Parlamento. Una situazione ad alta tensione dato il rischio segnalato di infiltrazioni nel Movimento a cui aderiscono una molteplicità di sigle e di categorie non organizzate. Il Movimento dei Forconi che anima la manifestazione “Fermiamo l’Italia” riunisce nella protesta diverse anime produttive dal mondo agricolo al settore dei trasporti, passando per i pastori e i commercianti anti tasse si propone di allargare la protesta a tutte le classi lavorative. Prima del governo Letta, nel mirino era stato messo l’esecutivo a guida Monti per le politiche di austerità e gli aumenti della benzina, dell’Irpef e più in generale delle tasse. Il Garante degli scioperi ha promesso sanzioni in caso di violazioni della legge nel fermo dell’autotrasporto annunciato fino a venerdì e che potrebbe bloccare l’Italia come è già avvenuto a gennaio del 2012. Il Viminale ha nel frattempo attivato prefetti e questori, invitati a valutare la possibilità dell’eventuale disponibilità di mezzi speciali dei vigili del fuoco, ritenuti idonei per superare eventuali emergenze.