“Sono d’accordo che si debba fare di piu’ e non sottovaluto la situazione. Anzi, l’ho iperdrammatizzata: per avere i fondi in Europa ho usato gli stessi dati del dossier americano pubblicato da ‘l’Espresso'”. Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro discute dei piani per ridurre l’inquinamento in un’intervista a “l’Espresso” nel numero in edicola domani: “Io il rapporto Usa lo conosco bene – continua – Non che non mi preoccupi. Quello di cui parlano gli americani nel loro studio qui e’ gia’ controllato. E i riscontri non vanno in controtendenza rispetto a quello che dicono loro. Intendiamoci: non c’e’ una difformita’, tra la loro valutazione e la nostra. Non c’e’ una sorpresa, rispetto a quel che dice il rapporto americano”. “Ognuno ha i suoi standard. Noi li abbiamo piu’ severi degli americani. Qui nessuno vuol nascondere niente. Se va a parlare con quelli dell’Arin, le diranno dove ci sono le criticita’: e’ una situazione oggettiva. Io mica contesto che non ci siano criticita’, ci mancherebbe altro. Qui e’ stato stuprata una parte del territorio: ma di che parliamo! Non si puo’ pensare di omettere o nascondere”.
“Quando siamo arrivati nel 2010 non c’era un euro su questa partita – continua Caldoro – Io mi sono ritrovato da solo, con la mia giunta, a combattere una guerra con l’Europa e col governo per riprogrammare i fondi comunitari su bonifiche e depurazione. Siamo riusciti a mettere 600 milioni di euro in tutto. E abbiamo sbloccato subito i primi 39 milioni affidati al Commissariato di Governo per le bonifiche. Gli interventi li fa il governo? Si’. Ma i soldi ce li abbiamo messi noi, sottraendo risorse a interventi pure importanti come i trasporti. La battaglia e’ cominciata nel 2010 ma le risorse le hanno sbloccate nel 2012. All’inizio erano tutti contrari. Sono i fatti, il resto son chiacchiere”. Caldoro parla anche delle proteste per gli aumenti di tumore nella Terra dei Fuochi: “Anche su questo fronte stiamo facendo protocolli aggiuntivi, epidemiologici e di prevenzione. Nonostante, oggi, la comunita’ scientifica non ti dica ‘quella neoplasia e’ dovuta a quel fattore’, cioe’ all’inquinamento di quella data area. Ma come si fa a escluderlo? Io non mi sento di farlo. Penso, anzi, che il fattore ambientale incida sicuramente su alcuni aumenti di neoplasie”. SecondoCaldoro per le bonifiche servira’ “Un miliardo circa, per i 49 siti certificati. Sulla carta le risorse ci sono. Si puo’ avviare una trattativa con Bruxelles per aumentare i fondi per le bonifiche, che per il 2014-2020 sono pochi. E poi col Governo per programmare il nuovo FSC: in legge di bilancio ci sono 54 miliardi nei prossimi 7 anni”.