DI FRANCESCO PESOLE
Per la prima volta nella gestione Sarri il Napoli incassa due sconfitte consecutive. Il gol su calcio piazzato di Suarez all’82’ ha ricordato molto la beffa nel finale contro la Juventus: come a Torino, il Napoli è stato autore di una buona prova, vanificata nel finale da un errore di Valdifiori (autore del fallo che ha portato alla punizione di Suarez) e da un arbitraggio molto contestato (con un fallo di mano non visto in area degli Spagnoli).
La sfida di lunedì (calcio d’inizio alle 20.45) contro il Milan sarà decisiva per scacciare ogni sentore di crisi in casa Napoli: al San Paolo Sarri schiererà con ogni probabilità i titolari al completo, anche in virtù di un forte turnover nel match di Europa League. Allo stesso tempo dovrà tenere conto del match di ritorno con il Villareal giovedì prossimo, quando i Partenopei saranno costretti a ribaltare l’uno a zero dell’andata per non abbandonare la competizione europea. Davanti a Reina tra i pali pochi dubbi nella consueta difesa a quattro con Goulham e Hysaj sugli esterni e la coppia Koulibaly-Albiol al centro. A centrocampo Jorginho e Allan, tenuti in panchina nella trasferta spagnola, daranno supporto ad Hamsik dietro al tridente (da 38 gol in stagione) Insigne-Callejon-Higuaín.
Sulla sponda milanista Mihajlovic è in cerca di continuità di risultati (rossoneri imbattuti da 7 giornate in Serie A) e di una chance di raggiungere i cugini interisti a due punti di distacco. Poche sorprese si attendono nella formazione, con un probabile inserimento dal primo minuto di Bertolacci, che ha convinto nelle ultime prestazioni, ed un confermato tandem offensivo composto da Bacca (13 gol e 2 assist in campionato) e Niang.
All’andata finì 4-0 per gli azzurri al Meazza con una doppietta di Insigne e in tre delle ultime quattro sfide al San Paolo è stato il Napoli a imporsi. Al solito, occhi puntati su Higuaín, a secco da due partite, che al Milan ha già segnato tre gol da quando è in Italia. La squadra di Mihajlovic ha perso però solo una delle ultime otto gare in trasferta (1-0 con la Juve) e nel girone di ritorno ha collezionato 14 punti, meno solo di Juve (18) e Napoli (15).
La Juventus, neo-capolista del campionato, andrà a caccia della sedicesima vittoria consecutiva nell’anticipo di Venerdì (ore 20.45) al Dall’Ara di Bologna. Confermare il primato non sarà però compito facile. Il Bologna di Donadoni è la vera sorpresa del nuovo anno: l’allenatore lombardo ha rimesso in sesto una squadra in grande crisi, guadagnandosi un posto tra le prime dieci in appena 15 giornate, con un ritmo (da Champions) di 1,8 punti a partita.
Dal canto suo Allegri si ritrova con una rosa corta, dati i tanti indisponibili, e con un dilemma sul turnover in vista della supersfida di martedì con il Bayern Monaco. Su questo secondo punto il tecnico toscano è stato chiaro: turnover minimo. Venerdì dovrebbero rimanere in panchina solo Bonucci, non al 100% dopo la botta al ginocchio rimediata sabato scorso, e Dybala: al loro posto ci sarà plausibilmente spazio per Rugani e Zaza. Con l’aggiunta all’elenco degli infortunati di Cuadrado e Alex Sandro, l’allenatore toscano non avrà molta scelta sulle fasce, dove dovrà necessariamente schierare la coppia Evra-Lichsteiner. A centrocampo si potrebbero rivedere tra i titolari Sturaro e Pereyra, accanto a Marchisio e Pogba, mentre davanti pochi dubbi sulla presenza dal primo minuto di Zaza.
Nella sfida a quattro per un posto in Champions, la Fiorentina cercherà di riconfermarsi leader del gruppo, sfidando domenica pomeriggio a Bergamo un’Atalanta ancora a secco di vittorie nel 2016. Dopo il pareggio in rimonta con il Tottenham nell’andata dei sedicesimi di Europa League, mister Sousa dovrebbe affidarsi davanti a Babacar, alle cui spalle opereranno Borja Valero e Tello.
L’Inter, in silenzio stampa dopo la sconfitta con i Viola, cerca un riscatto sabato sera contro la Sampdoria per uscire dalla crisi. I blucerchiati dal canto loro non vincono da sette gare e un buon risultato a San Siro potrebbe rappresentare la svolta di una stagione fin qui più che deludente. Mancini non potrà disporre degli squalificati Kondogbia, Medel e Telles, mentre torna arruolabile Felipe Melo, probabile titolare insieme a Brozovic al centro del campo. Sulla sponda doriana torna a disposizione Moisander per la difesa, mentre in attacco Montella riproporrà la coppia Cassano-Quagliarella.
Con un piede già fuori dalla Champions, dopo le due reti incassate dal Real Madrid nell’andata degli ottavi, la Roma dovrà concentrare i propri sforzi sul campionato per tenere testa a Fiorentina, Inter e Milan nella lotta al terzo posto. Gli uomini di Spalletti ospiteranno il Palermo nel posticipo di domenica sera all’Olimpico. Certa ormai l’assenza di De Rossi sulla mediana, a cui dovrebbe subentrare Keita, mentre è possibile una partenza dal primo minuto di Dzeko, escluso dai titolari nella sfida con il Real. Sulla sponda rosanero sembra essere terminato il valzer degli allenatori: dopo aver arruolato quattro CT diversi in tre mesi, il presidente Zamparini ha richiamato in panchina mister Iachini, esonerato lo scorso 10 novembre. Siciliani in campo con un probabile 3-5-2 con il giovanissimo Alastra tra i pali, mentre in attacco è confermata la coppia Vazquez-Gilardino.
Da segnalare infine i due derby di giornata: quello di Verona, tra Hellas e Chievo (sabato alle 18) e il match del Matusa tra Frosinone e Lazio (domenica alle 15).
Completano il tabellone della ventiseiesima giornata le altre gare della domenica pomeriggio: Sassuolo-Empoli, Genoa-Udinese e Torino-Carpi.