Non e’ ancora finita, ma adesso e’ veramente dura. Il Napoli, che con un pareggio avrebbe centrato con un turno d’anticipo la qualificazione agli ottavi, rischia di essere eliminato anche se, riuscira’ nell’impresa di battere tra 15 giorni l’Arsenal al San Paolo: e’ doppiamente pesante il ko in casa del Borussia Dortmund, un 3-1 condizionato da un rigore piuttosto dubbio firmato da Reus dopo 10′ ma che viste le tante occasioni costruite dai padroni di casa sventate da un Reina ispirato ci sta tutto. E’ la terza sconfitta di fila per il Napoli tra coppa e campionato: rischia di essere pero’ questa in terra tedesca la piu’ pesante di un’intera stagione, dal momento che per la classifica avulsa in caso di arrivo a pari punti (l’Arsenal ne ha ora 12, 3 in piu’ di Borussia e Napoli), i partenopei sono in svantaggio con il Dortmund e hanno perso all’andata per 2-0 all’Emirates contro i Gunners. E’ dura, durissima: la certezza arriverebbe solo battendo 3-0 l’Arsenal. Stasera hanno deluso Higuain, Pandev e Mertens, Callejon ha preso un palo. Ma e’ stato un avvio ad handicap per il Napoli, visto che per lo spagnolo Velasco Carballo e’ da rigore la trattenuta di Fernandez su Lewandowski. Grossi dubbi, non per Reus, che dal dischetto spiazza Reina. Pessima notizia per il Napoli, perche’ al di la’ del vantaggio la partita si mette come piace al Borussia: pressing altissimo e contropiedi rapidi. Su uno di questi, al 15′, Lewandowski si divora la palla del 2-0 graziando Reina dopo una splendida assistenza di Mkhitaryan. Scatenato Reus: punizione a giro e serve un bel guizzo di Reina per evitare il peggio.
Nonostante Benitez abbia optato per uno schieramento offensivo con Pandev per l’infortunato Hamsik a comporre il trio con Mertens e Callejon dietro Higuain, il primo sussulto arriva solo al 23′, quando Pandev sfugge a Bender ma il suo sinistro e’ fiacco. Il Borussia si impaurisce, il Napoli comincia a macinare gioco. E allora si puo’ anche imprecare contro la sfortuna quando Callejon, al termine di un’azione sulla destra, si vede negare l’1-1 dal palo. Come nelle attese, e’ una gran partita: Mkhitaryan sfugge a Behrami ed esplode il sinistro, trovando Reina ancora una volta attento. Il portiere spagnolo tiene in piedi la baracca al 35′, quando impedisce col piede a Lewandowski la soddisfazione personale. Nervosismo e tanti gialli, Velasco Carballo non convince nel suo arbitraggio. La difesa del Borussia, priva di pedine fondamentali come Subotic e Piscszek, non e’ impenetrabile: Higuain non arriva sul tocco di Pandev, poi Weidenfeller ci mette i pugni sul sinistro di Armero. Al rientro dagli spogliatoi scatta meglio ancora una volta il Borussia: stavolta Reus, col sinistro, non approfitta di un Napoli scoperto, mentre Maggio compie un autentico miracolo anticipando Lewandowski sull’assist di Blasczykowski che avrebbe potuto calciare da ottima posizione. Il Napoli fatica, Reus spaventa Reina anche su punizione, ma il capolavoro dell’ex portiere del Liverpool arriva al 13′, quando salva con la complicita’ di Albiol sulla linea la conclusione a botta sicura di Mkhytarian. Scampato il pericolo, Higuain avrebbe l’occasione per l’1-1 ma la spreca; cosi’, sul rovesciamento di fronte, l’ennesimo contropiede giallonero viene concretizzato da Blaszczykowski, stavolta Reina non puo’ nulla.
Benitez getta Inler e Insigne nella mischia, e lo svizzero ci prova subito con il destro: Weidenfeller la tiene li’. Al 25′ il Napoli riapre i giochi: erroraccio di Kehl a centrocampo, Higuain rapido per Insigne che batte Weidenfeller con un diagonale al bacio. Cambia tutto, per gli infreddoliti 60.000 tifosi del Borussiatorna la paura. A tenere in bilico la sfida e’ pero’ Reina: Aubameyang, appena entrato, viene lanciato in contropiede da Lewandowski ma con la mano sinistra compie un autentico miracolo deviando in corner la conclusione dell’ex Milan. Aubameyang pero’ si fa perdonare al 33′, quando scavalca con un pallonetto delizioso Reina dopo un errore in appoggio di Armero, che perde una brutta palla a centrocampo. Tutto da rifare per il Napoli e impresa che diventa disperata: tentativi di Insigne e Zapata, in contropiede Mkhitaryan centra il palo. Sarebbe stato troppo. Ma ora parte la caccia al miracolo.