“ Esprimo il mio più vivo compiacimento ai Carabinieri della Compagnia Napoli Vomero e, segnatamente, al comandante, capitano GiovanniRuggiu, le cui attività di controllo sul territorio, stanno producendo notevoli risultati sia sul piano della prevenzione che delle repressione – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. In particolare intendo esprimere il mio plauso per il blitz antiracket che ha portato all’arresto di cinque persone, tra le quali il boss Luigi Cimmino “.
“ E’ certamente anche una risposta ad episodi inquietanti che, negli ultimi tempi, hanno sovente portato all’attenzione della cronaca nera i quartieri collinari della Città – puntualizza Capodanno – Come la sparatoria notturna, avvenuta lungo alcune strade nel novembre dell’anno scorso. Di lì a poco si svolgeva la marcia antiracket, quale risposta della cittadinanza, alla quale partecipavano alcune associazioni e un centinaio di persone, che, pur tra preoccupazioni e paure, ebbero il coraggio di scendere instrada benché, nell’occasione, si notasse l’assenza di alcuni rappresentanti istituzionali “.
“ Ma non bisogna mai abbassare la guardia – afferma Capodanno -. Da anni denunciamo, in posizione talvolta isolata, la presenza della delinquenza al Vomero e quella, più recente, delle famigerate baby gang. Riteniamo che la guerra contro la non si concluda con qualche battaglia vinta, anche se importante. La guerra contro i fenomeni delinquenziali e malavitosi e contro la camorra può avere un sicuro e permanente successo attraverso il coinvolgimento costante e continuo della cittadinanza, dove ogni cittadino deve diventare una “sentinella della legalità” ”.
“ Una delle modalità operative per raggiungere questo risultato potrebbe essere costituita dall’installazione, da parte delle istituzioni competenti, nelle principali piazze e strade del quartiere, di apposite cassette dove i cittadini possono imbucare lettere con denunce di fenomeni di racket ed usura a loro conoscenza, anche in forma anonima, garantendo chi denuncia da possibili ritorsioni da parte dei clan malavitosi e camorristici “.