Le opposizioni vanno all’attacco a testa bassa, accusando il governo di sottovalutare l’analisi sullo stato economico e finanziario dell’Italia dell’agenzia di rating Fitch, che due giorni fa ha confermato il suo «voto», una tripla B con outlook negativo, ma che prevede un miglioramento solo in caso di nuovo esecutivo «stabile», viste le tensioni tra Lega e M5S. Ma sono proprio i leader dei due partiti di maggioranza a respingere al mittente sia le previsioni sul futuro politico del Paese, sia il contenuto stesso del dossier. A tentare di spazzar via i dubbi sulla tenuta del governo è infatti Luigi Di Maio: «Ogni politica che stiamo portando avanti ha una prospettiva di 5 anni, non sono quindi d’accordo con Fitch: non ci saranno le elezioni in Italia dopo quelle europee», dice il vicepremier. E il collega Matteo Salvini mostra di disinteressarsi del tutto del giudizio dell’agenzia: «Commento la vita reale. Le previsioni e la fantascienza mi interessano poco». Anche il premier Giuseppe Conte in una intervista al Corriere non condivide le previsioni di Fitch: « Ho visto che ci classifica come Paese stabile con prospettive negative legate soprattutto all’instabilità politica; addirittura ipotizza elezioni anticipate in questo 2019. Sinceramente, questa instabilità non riesco proprio a vederla. Per questo rimango convinto che andremo avanti».