Almeno tremila persone hanno salutato con un lungo applauso Salvatore Giordano, il 14enne morto dopo essere rimasto gravemente ferito dal crollo di un parte di cornicione della Galleria Umberto I di Napoli.
Il corteo funebre in partenza dallo stadio comunale di Marano è stato aperto da due motociclette della polizia municipale. Il feretro con tanti fiori bianchi ha lasciato la struttura sportiva mentre decine di palloncini bianchi sono stati fatti volare in cielo. Tanta la commozione delle migliaia di persone che hanno preso parte alle esequie. Sempre composto il dolore dei genitori e dei fratelli di Salvatore, mentre le note della colonna sonora del film premio Oscar “Nuovo cinema paradiso” di Giuseppe Tornatore hanno accompagnato l’ultimo viaggio del 14enne verso il cimitero. “Salvatore è stato chiamato un angelo, un eroe. Io vorrei aggiungere che lui è vissuto da ragazzo ma è¨ morto da uomo”, ha detto don Costantino Rubino, il parroco della parrocchia dello Spirito Santo Nuovo che ha celebrato le esequie. “Salvatore è¨ un piccolo grande uomo, perchè è da uomini che si fanno le scelte importanti e per gli altri, non si pensa a sè. C’è chi vive tanti anni ma non diventa mai uomo Salvatore pur se vissuto pochi anni è stato un uomo”, ha aggiunto. Intanto, l’amministrazione comunale di Marano sta valutando l’ipotesi di intitolare una piazza della cittadina alle porte di Napoli a Salvatore