La conferenza sulla Libia prevista per il 12 e 13 novembre «sarà una conferenza di servizio», in cui «veri protagonisti saranno gli attori libici». All’indomani della notizia che il presidente russo Putin non sarà a Palermo – probabile che venga il premier Medvedev -, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi fa il punto sull’appuntamento annunciato con qualche pretesa dal governo e che rischia di divenire più rituale che risolutivo. La settimana scorsa, fonti libiche riferivano di una probabile assenza del generale Haftar, l’uomo forte della Cirenaica senza il quale ogni accordo sarebbe vano: «Ci ha dato svariate conferme di volerci essere», assicura invece il ministro, una presenza tanto più importante se, come dice il premier Conte, «nessuna soluzione può essere sostenibile senza il pieno coinvolgimento del popolo e delle istituzioni libiche».