“Renzie vuole tagliare un miliardo di euro di costi della politica. La parola di Renzie è sacra. Gli voglio credere. Inizi dai soldi del partito di cui è segretario. Rinunci ai finanziamenti pubblici. È sufficiente una firma. La lettera l’ho preparata io”. Inizia cosi sul blog di Beppe Grillo il messaggio con cui il leader del Movimento Cinque Stelle sfida il neosegretario del Pd sull’aboliizione del finanziamento ai partiti. “Capitan Findus Letta – continua Grillo – ha raccontato balle su balle sul taglio dei rimborsi elettorali che si è puntualmente intascato a luglio insieme agli altri partiti: una rata di 91 milioni. Renzie rinunci ai 45 milioni di euro, comunque illegittimi. E, per finire l’opera, restituisca il malloppo di circa un miliardo di euro che il pdmenoelle si è intascato dal 1993, l’anno in cui gli italiani votarono per l’abolizione dei finanziamenti con un referendum. Il MoVimento 5 Stelle ha rinunciato ai finanziamenti pubblici: 42.782.512,50 di euro che appartengono ai cittadini, in virtù di un referendum come ha stabilito la Corte dei Conti. Non è necessaria una legge, è sufficiente che Renzie dichiari su carta intestata, come ha fatto il M5S, la volontà di rifiutare i rimborsi elettorali con una firma. Ho aggiornato il documento che Bersani si era rifiutato di firmare e che Renzie sicuramente firmerà (qualcuno può dubitarne?) per ufficializzare il rifiuto”. La replica del neosegretario Pd, per quanto sibillina, non si fa attendere più di tanto. Caro Beppe – scrive infatti Renzi su twitter – ti rispondo nei prossimi giorni con una sorpresina che ti sto preparando”.